
Lavoratori socio-sanitari a Città della Pieve protestano per il contratto Uneba scaduto da 5 anni, chiedendo parità retributiva e normativa.
Sono scesi in piazza a Città della Pieve i lavoratori del settore socio-sanitario e assistenziale, a cui si applica il contratto “Uneba“ scaduto da oltre cinque anni. Il presidio indetto da Fp Cgil, Fisascat Cisl, Fp Cisl, Uil Fpl e Uiltucs "per un settore che in Umbria riguarda 750 lavoratrici e lavoratori, prevalentemente donne che lavorano in strutture accreditate, quindi che usufruiscono di fondi pubblici e dalle quali, dunque, non è possibile accettare un atteggiamento di tale noncuranza nei confronti di chi esercita una professione delicata come quella di tali lavoratori. Il contratto Uneba, ad oggi, è l’unico del settore socio-assistenziale che non è stato rinnovato, pertanto – dicono i sindacati – siamo in presenza di una situazione in cui le stesse professionalità come infermieri e Oss, con le stesse mansioni, percepiscono una retribuzione inferiore dei loro colleghi. Per questo rivendichiamo con forza la parità di trattamento economico e normativo".