CRISTINA CRISCI
Cronaca

Associazioni, è allarme: "Ci mancano volontari"

Settanta gruppi del terzo settore al vertice di Città di Castello "Abbiamo bisogno di più giovani e meno ostacoli burocratici".

L’assemblea delle associazioni di volontariato che si è svolta nella biblioteca di Città di Castello

L’assemblea delle associazioni di volontariato che si è svolta nella biblioteca di Città di Castello

CITTÀ DI CASTELLO – Tra i temi sui quali è stata più volte portata l’attenzione c’è quello della difficoltà delle associazioni di rapportarsi con un quadro normativo complesso e con la crescente burocrazia. "Associazioni che in molte circostanze devono confrontarsi con pochi volontari e difficoltà di turn over": ben 70 gruppi rappresentanti del mondo del volontariato e del terzo settore hanno partecipato all’incontro che si è svolto a Città di Castello in biblioteca. L’appuntamento tifernate era inserito nel programma "Dialoghiamo e partecipiamo: il volontariato si confronta", organizzato dal Cesvol Umbria. Erano presenti tra gli altri il consigliere Sauro Bargelli, il referente dello sportello territoriale Paolo Cocchieri, i delegati Luisella Alberti e Ivo Tadi oltre al sindaco e all’assessore Calagreti. Tra le problematiche è emerso che le associazioni attualmente fanno "fatica ad avvicinare le nuove generazioni", avvertendo in ciò "una problematica non di poco conto, nell’ottica di un rinnovamento degli organi direttivi alla ricerca di nuove forze, soprattutto giovani, disponibili ad assumere un ruolo". Nei vari interventi che si sono susseguiti si è poi fatto il punto su alcune tematiche particolarmente rilevanti per il vasto e articolato universo del terzo settore e del no profit. Da più parti si è fatto riferimento ai limiti imposti all’operatività da risorse economiche spesso limitate, con l’esortazione che una politica realmente attenta alle esigenze del terzo settore sappia operare scelte a livello normativo che agevolino l’universo no profit. Ribadita l’importanza "della necessità di un’interlocuzione costante con gli enti pubblici per trovare risposte che siano il frutto di un percorso coeso e portato avanti su un piano di pari dignità".