
Assunzioni all’ex Fabbrica d’armi, il Pmal (Polo mantenimento armi leggere) e allo stabilimento militare di Baiano: 302 in tuttio, 164 a Terni e il resto a Spoleto. Le ha annunciate il sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè (nella foto con il sindaco Leonardo Latini e il deputato ternano di Fi, Raffaele Nevi; presente al Pmal anche Annalisa Spezi in rappresentanza della Provincia). Assunzioni assolutamente necessarie per non vedere scomparire la storica Fabbrica d’Armi, afflitta da decenni da carenza di personale e mancanza di turn over. "Al Pmal saranno assunte, entro un anno e mezzo, 164 unità per colmare il vuoto che si creerà nel personale civile da qui a due anni. Il Pmal è strategico e fondamentale, ma se non si interviene rapidamente rischia il collasso – sottolinea Mulè –. Le 164 assunzioni avverranno tramite bandi rapidi. A novembre tornerò qui e con i sindacati faremo un punto della situazione. Necessario comunque un piano di assunzioni più ampio che possa garantire il mantenimento del Polo nel futuro. Per Baiano, sono stati rinnovati anche i contratti dei 15 dipendenti che erano stati assunti per dare esecuzione alla commessa di 42mila granate, ma che dal luglio di un anno fa erano stati fermati". Sulle 138 nuove assunzioni indette con bando dell’Agenzia industrie Difesa, il sottosegretario ha specificato che "12 saranno funzionari e 116 assistenti". Mulè ha annunciato anche la trasformazione a Spoleto del battaglione in reggimento, che "porterà all’ingresso di altri 200 militari". Sulle assunzioni a Terni, i sindacati restano cauti. Giorgio Lucci della Fpl Cgil: "Negli ultimi 20-30 anni qui sono passati tanti esponenti del Governo, ma sono state fatte solo 5 assunzioni".
Ste.Cin.