REDAZIONE UMBRIA

Cento biglietti agli operai dell’Ast. Saranno sugli spalti della Sud

Il Gos verso la decisione: 600 ternani, più le tute blu dell’acciaio

Massimiliano Santopadre sotto la curva

Perugia (Umbria), 15 novembre 2014 - SONO UN CENTINAIO i biglietti che il Perugia-calcio vorrebbe offrire agli operai dell’Ast di Terni, impegnati nella drammatica vertenza con i tedeschi della Thyssen — che voleva tagliare oltre 500 ‘teste’ —, per assistere all’atteso derby di sabato prossimo. Un segnale di solidarietà in un momento storico per le tute blu dell’acciaio. Che deve passare — e ha già ricevuto il fondamentale placet del questore di Perugia, Carmelo Gugliotta — per la decisione del Gruppo operativo sicurezza, che sta dettando le linee di una partita ritenuta ad ‘alto rischio’. A ieri — ma potrebbe non essere l’ultima parola — il Gos aveva autorizzato 600 tifosi della Ternana. Biglietti per gli ospiti ‘tagliati’ — rispetto ad una capienza della curva sud di oltre 2mila posti — per evitare che, come accaduto nelle precedenti gare, l’incontro di calcio si trasformi in guerriglia urbana con un milione di euro di danni, stazioni divelte (all’epoca Terni e Ponte San Giovanni) e autobus sfasciati. GLI OPERAI ‘INVITATI’ — sarebbe già stato deciso — potranno stare in curva sud, piuttosto che in tribuna come ipotizzato inizialmente. Per permettere loro di vivere il derby accanto al tifo più caldi ed evitare possibili disagi, visto che tra le tute blu ci sono parecchi sostenitori accaniti delle Fere. Un progetto allo studio, insieme ad altre iniziative nell’ambito di percorsi condivisi per trasformare un derby in un giorno di sana competizione sportiva. I NUMERI dei biglietti per i ternani non sono ancora stati ufficializzati e quindi non è partita la corsa all’acquisto. Qualcuno ipotizza che da 600 — più gli operai — il numero potrebbe lievitare. Ma a preoccupare gli addetti dell’ordine pubblico, di cui è responsabile la questura, sono piuttosto i senza-biglietto che da Terni potrebbero raggiungere il capoluogo umbro. Dalla curva nord arriva invece la richiesta di un derby a tutti gli effetti: sia in campo che sugli spalti. «Che gusto c’è — dicono — a sifdarsi con i gradoni di fronte mezzi vuoti?». Ma sono in corso con la questura continui contatti degli slow. Il Gos non farà retromarcia e ha accettato il confronto aprendo ai ternani. Ma non tutti. Significherebbe, altrimenti, paralizzare e militarizzare un’intera città, compreso l’accesso all’ospedale. E’ un sabato pomeriggio con scuole e negozi aperti e la questura vuole un derby che non sconfini nella guerra. Erika Pontini