Ast nel guado del caro-energia: "Una soluzione ponte fino al 2029"

Il ministro Urso e il presidente di Federacciai, Gozzi, all’assemblea territoriale di Confindustria

Ast nel guado del caro-energia: "Una soluzione ponte fino al 2029"

Antonio Gozzi, presidente di Federacciai

"Acciai speciali Terni è punto di forza dell’economia nazionale, l’unica azienda che produce piani inossidabili in un contesto in cui la competizione globale è forsennata", così il presidente di Federacciai, Antonio Gozzi, durante l’assemblea di Confindustria Terni. Gozzi dice anche altro, sulla questione energetica che attanaglia Ast: una quota dell’idroelettrico sia data alle aziende energivore, pronte a partecipare alle gare di rinnovo delle concessioni. "L’Europa sembra disinteressarsi dell’industria: 20 anni fa il Pil europeo era uguale a quello degli Usa e in questo arco temporale abbiamo perso un terzo del Pil – continua il presidente di Federacciai – .Noi abbiamo bisogno di energia de-carbonizzata per reggere la competizione internazionale. Vale anche per Arvedi-Ast. L’idroelettrico è la migliore energia de-carbonizzata e l’Europa ha imposto, nell’ambito del Pnrr, le aste pubbliche per le nuove concessioni dell’idroelettrico. Le Regioni, giustamente, dicono: le concessioni vanno rivalutate. Come Federacciai diciamo che, se il non rinnovo delle concessioni deve avvenire, vogliamo che diventi uno strumento di politica industriale e rivendichiamo la nostra quota parte: a Terni c’è una tradizione storica, perfino una legge che legava le produzioni siderurgiche all’energia idroelettrica. Noi, in questo contesto, vogliamo sederci al tavolo per trovare un’intesa, per far sì che una quota parte di quell’energia, che finisce al Gse, venga data agli ‘energivorì, che in ogni caso sono pronti a partecipare alle gare. Le faremo, le gare, se vedremo una tendenza egoistica da parte delle società del settore energetico". In videocollegamento il ministro delle Imprese, Adolfo Urso: "Ora i nostri sforzi sono concentrati sulla firma dell’accordo di programma del gruppo Arvedi-Ast. Penso di convocare un tavolo di confronto con la Regione entro la prima metà di ottobre"."Abbiamo dovuto fare ulteriori incontri per affrontare il nodo dei costi energetici italiani rispetto ai concorrenti internazionali - ha aggiunto il ministro – . Divario che negli ultimi anni si è ampliato. Per Ast serve una soluzione-ponte in attesa di definire un quadro strutturale dal 2029, quando verrà rinnovata la concessione per la gestione del polo idroelettrico. L’Italia deve puntare su un mix energetico fatto di idroelettrrico, fotovoltaico, eolico, geotermico per quanto possibile. Ma sappiamo che dobbiamo prepararci per una soluzione più strutturale: questa energia continuativa può essere solo il nucleare, pulito e sicuro, da affiancare alle rinnovabili".

Ste.Cin.