Atti di vandalismo. Indagini serrate

ORVIETO Accertamenti a tappeto e molti elementi in mano agli inquirenti. Dopo l’ennesimo, ...

Atti di vandalismo. Indagini serrate

Atti di vandalismo. Indagini serrate

Accertamenti a tappeto e molti elementi in mano agli inquirenti. Dopo l’ennesimo, inquietante, ripetersi dei gravissimi atti di teppismo con il lancio di massi dal ciglio della rupe, le indagini delle forze dell’ordine si sono strette intorno ai sospettati. Nel mirino ci sono sempre i due orvietani di 25 e 27 anni che erano stati denunciati tre settimane fa per danneggiamento, accusati di decine di episodi di vandalismo ai danni di auto in sosta che erano stati denunciati nel periodo autunnale da parte dei proprietari. Per tutti gli altri casi che si erano ripetuti anche in estate non ci sarebbero stati riscontri tali da muovere loro delle contestazioni sul piano penale. Il giorno successivo alla denuncia si era verificato il lancio del masso di cemento da quaranta chili su una Fiat Cinquecento, a cui è stato semi sfondato il tetto, parcheggiata accanto alla chiesa sconsacrata della Madonna del Velo. Dopo quel lancio, ce ne sono stati altri due, tra cui quello dell’altra notte, con blocchi di pietra e massi di tufo prelevati da un cantiere vicino. Tutto lascia pensare ad una assurda sfida lanciata alle forze dell’ordine, una sfida che finora ha visto trionfare gli autori di questi gesti delinquenziali e della quale stanno facendo le spese i proprietari dei veicoli in questione. Finora non è scattato l’arresto che, per quel tipo di reato, è previsto in via facoltativa, ma solo in caso di flagranza. Nel frattempo c’è grandissimo sconcerto in città, ma anche incredulità e rabbia per l’intollerabile succedersi di questo copione criminale.

Cla.Lat.