Niente slitta e niente renne. Babbo Natale è sceso in acqua e a colpi di pagaia ha navigato lungo il Tevere fra lo stupore del pubblico, in prevalenza famiglie con bambini al seguito, turisti, dal nord al sud d’Italia, che alla fine hanno promosso a pieni voti un evento unico in Italia. Spettacolo “mozzafiato” per festeggiare il Natale in maniera davvero originale. Non uno ma circa una ventina di “Santa Claus”, atleti e soci del pluridecorato Canoa Club Città di Castello (dei campioni del mondo Mirko Spelli e Carlo Mercati) con tanto di barba bianca cappello e divisa rossa d’ordinanza hanno solcato nel pomeriggio le acque del fiume all’altezza del Ponte che attraversa la città in prossimità della sede del Club che da 43 anni organizza questa manifestazione.
Tradizione e sport a Città di Castello vanno a braccetto con tanta solidarietà grazie alla presenza delle “farfalle”, donne operate al seno dell’associazione Altotevere contro il Cancro, che praticano canottaggio per il recupero psicofisico dopo l’intervento. Le farfalle sono scese in acqua vestite da Babbo Natale a bordo del loro “dragon boat”, canoa da venti posti, della lunghezza di oltre 12 metri e larghezza oltre un metro, che deve il suo nome alla testa di drago sulla punta dell’imbarcazione, e che è particolarmente indicata per la riabilitazione. Il progetto “Dragon boat” ideato da Rossella Cestini, scomparsa lo scorso anno (a lungo amministratore pubblico locale e regionale, particolarmente attiva nel sociale e nella scuola) è nato nel 2016 dalla collaborazione tra Associazione Altotevere Contro il Cancro, Gruppo di auto mutuo aiuto “Farfalle”, Regione, Federazione Italiana Canoa-Kayak, Canoa Club Città di Castello ed Usl Umbria 1, insieme a Comune e CONI Umbria. "Nel giorno di Natale – ha detto Daniela Belsoli, vice-presidente associazione – siamo di nuovo qui a bordo della dragon boat a riconfermare con la nostra presenza la necessità di fare tutto il possibile per la ricerca e combattere attraverso lo sport una battaglia comune. Natale così è ancora più bello solidale".
Appena si è fatto buio i canoisti hanno iniziato a percorrere il fiume, per circa 800 metri a bordo delle loro canoe, in una cornice davvero scenografica con i fuochi d’artificio (in cabina di regia Armeria Bruschetti, “fuochino”, Fabio Costa), con la suggestiva cascata di luci sull’acqua e la musica dei “Paguro Bernardo” a rendere ancora memorabile il pomeriggio di Natale secondo tradizione.