REDAZIONE UMBRIA

Baiocco incalza: "Perugia-Foligno col Frecciarossa"

Trenitalia ha annunciato la sostituzione del treno Frecciabianca da Ravenna a Roma con i Frecciargento e poi con i Frecciarossa fino a Salerno, dimostrando che non ci sono lavori da fare per far passare i Frecciarossa nelle tre città umbre. Il tratto da Perugia a Foligno è l'unico non servito da questi treni.

Baiocco incalza: "Perugia-Foligno col Frecciarossa"

PERUGIA – "Trenitalia ha annunciato la sostituzione del treno Frecciabianca da Ravenna a Roma – che già da anni transita per Foligno, Spoleto e Terni - prima con i Frecciargento e poi con i Frecciarossa quando il servizio sarà prolungato fino a Salerno: ecco dimostrato che non ci sono particolari lavori da fare per far passare i Frecciarossa nelle tre suddette città umbre. Le rotaie esistenti servono già allo scopo". A dirlo il candidato a sindaco di Perugia di Alternativa popolare, Davide Baiocco, che sottolinea come "di conseguenza l’unico tratto ancora non servito dai Frecciarossa resterebbe quello da Perugia a Foligno. Sarebbe ora che, su questo percorso, i viaggiatori fossero serviti da treni moderni come i Frecciarossa o – almeno da subito - dai Frecciargento. E poi: come si fa a pensare di non poter far transitare e far fermare il Frecciarossa ad Assisi, che è la città di San Francesco, di Santa Chiara e del beato Carlo Acutis e che è la città più turistica dell’Umbria? Su questo punto, mi farebbe piacere ascoltare la voce del sindaco di Assisi, Stefania Proietti, finora rimasta in monastico silenzio. Stessa cosa per il Partito democratico, l’uscente sindaco di Perugia, Andrea Romizi e la neocandidata sindaco di Fratelli d’Italia, Margherita Scoccia. Tutti loro, con il loro silenzio-assenso, stanno condannando le proprie città in primis e poi il resto dell’Umbria all’isolamento ferroviario perpetuo relativamente alla rete e ai moderni servizi dell’alta velocità". "Da tutto ciò", conclude Baiocco, "discende che il progetto caldeggiato dalla Lega è già morto e sepolto. Infatti i Frecciargento a Foligno, Spoleto e Terni, che presto diventeranno Frecciarossa per volontà della stessa società Trenitalia, sono essi stessi la pietra tombale sopra i desiderata della Lega di Salvini, della Tesei e di Melasecche. Nonché dei silenziosi piddini, di Romizi e della stessa Scoccia".