Perugia, 17 maggio 2022 - Quando è arrivato all'ospedale di Perugia era praticamente morto: una piccola creatura di appena un anno portato in auto al Santa Maria della Misericordia, bagnato e avvolto in un asciugamano tanto da essere in ipotermia e in arresto cardiocircolatorio. I medici sono riusciti a riportarlo in vita e, quando le sue condizioni sono diventate abbastanza stabili, il piccolo è stato trasferito d'urgenza all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze. In condizioni gravi, gravissime.
Ma cosa è successo a questo povero bambino? La madre, una donna di origine nigeriana, ha raccontato che il bambino stava soffocando mentre stava mangiando un biscotto. La donna sarebbe riuscita - secondo il suo racconto, confuso, è vero, ma questo è anche comprensibile viste le circostanze - a disotruire le vie aeree. Ma perché era bagnato? La donna ha spiegato di avergli gettato addosso dell'acqua, in preda al panico, per cercare di farlo riprendere perché il suo piccolo non dava segni di vita.
I medici perugini sono riusciti a rianimarlo. Ma hanno trovato anche dell'altro: una frattura in testa, all'osso parietale, una tumefazione sulla parte destra della fronte. Possono questi segni essere compatibili con dei tentativi disperati di soccorso? Gli inquirenti non escludono l'ipotesi dei maltrattamenti, avendo scoperto che già lo scorso marzo quel bambino era stato curato per una frattura dell'omero. Sarà la polizia a condurre le indagini coordinate dalla Procura di Perugia. Alcune persone sono già state sentite, per ricostruire il contesto familiare. Ma adesso la priorità è che il bambino ce la faccia a vincere la sua disperata partita tra la vita e la morte.