SILVIA ANGELICI
Cronaca

Banda larga, l’Umbria prima in Italia: "Connessi e veloci: ecco i vantaggi"

La nuova infrastruttura di oltre 2.100 chilometri ha raggiunto 117mila case e 336 sedi del pubblico

L’incontro al Post tra i vertici di Open Fiber e Infratel Italia con il vicepresidente della Regione Bori e l’assessore Stafisso

L’incontro al Post tra i vertici di Open Fiber e Infratel Italia con il vicepresidente della Regione Bori e l’assessore Stafisso

La Regione Umbria è una delle prime in Italia a chiudere la sua “autostrada telematica“ con 77 comuni connessi in fibra ottica FTTH. La nuova infrastruttura di oltre 2.100 chilometri ha raggiunto oltre 117 mila case e 336 sedi della pubblica amministrazione con il servizio di connettività attivabile da subito. A dare l’annuncio della chiusura del Piano Banda Ultra Larga in Umbria, l’amministratore delegato di Open Fiber Giuseppe Gola, Luigi Cudia e Pietro Piccinetti, rispettivamente direttore divisione infrastrutture e amministratore delegato di Infratel Italia. All’incontro, che si è svolto al Post, erano presenti il vicepresidente della Regione Tommaso Bori e l’assessore Andrea Stafisso. Con la nuova infrastruttura, che può raggiungere una velocità di 10 gigabit per secondo, saranno molti i benefici per cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione: telemedicina, smart working, monitoraggio del territorio, gestione dell’illuminazione pubblica e tanti altri. In più, la fibra ottica di Open Fiber garantisce risparmio energetico (consuma oltre il 60% in meno di energia rispetto a una rete in rame) e sostenibilità ambientale, economica e sociale.

"Questo lavoro - spiega Bori – rientra in un’ampia strategia per la banda ultralarga che porterá l’Umbria ai livelli di connettività migliori d’Europa. Il traguardo di oggi sulla disponibilità dell’infrastruttura a banda ultralarga apre le porte per la transizione digitale che questa Giunta ha inserito come priorità di governo e renderà accessibili i servizi essenziali per cittadini e le imprese che possono innescare processi virtuosi di crescita e sviluppo economico per la collettività".

"Il Post, che oggi ci ospita, del resto è un importante luogo simbolico che rappresenta il legame tra l’innovazione e la città di Perugia e che richiama la nostra attenzione sul fatto che le tecnologie sono fattori abilitanti per lo sviluppo economico e sociale e per la transizione ecologica. Un elemento di grande rilevanza per accrescere l’attrattività del nostro territorio - nota Stafisso – e per favorire l’insediamento di nuove attività e imprese anche a conduzione giovanile".

Silvia Angelici