Perugia, 5 ottobre 2018 - Sono indagati per omicidio colposo determinato dall'eccesso, sempre colposo, di legittima difesa i due carabinieri intervenuti, insieme a un vigilante privato, nella notte tra mercoledì e giovedì per un furto in una tabaccheria della periferia di Perugia in seguito al quale uno dei presunti autori è stato ucciso da uno dei colpi di pistola sparati dai militari e dalla guardia. Si tratta di un atto dovuto a garanzia dei diritti difensivi dei tre. Stamani è stata infatti eseguita l'autopsia sul corpo della vittima, un albanese, alla quale hanno partecipato i consulenti di parte. È stata così recuperata l'ogiva che - secondo indiscrezioni - sarebbe deformata a causa di un rimbalzo ma in base a una prima ipotesi potrebbe essere compatibile con i proiettili in dotazione ai carabinieri.
In mattinata è stato anche interrogato dal sostituto procuratore titolare dell'indagine il capo pattuglia dell'Arma, difeso dall'avvocato Nicola Di Mario. Il militare ha ricostruito le fasi dell'intervento, sostenendo di avere cercato di bloccare l'Audi A6 dei ladri con la propria vettura di servizio, una Panda, e quando i malviventi sono fuggiti speronando il mezzo della vigilanza privata di avere esploso due colpi di pistola verso le gomme. Ha anche spiegato di avere udito degli altri spari, non sapendo però spiegare se si trattasse di quelli del collega, del vigilante privato o dei ladri.
Esami balistici sono ancora in corso su tutti i bossoli recuperati nell'area del furto e sull'ogiva che ha colpito alla testa la vittima. Così come proseguono le indagini e le ricerche da parte dei carabinieri per risalire agli altri due o tre malviventi che hanno partecipato al furto. Sabato è in programma l'interrogatorio dell'altro carabiniere.
L'albanese morto è stato trovato seduto sul sedile posteriore della vettura, con ancora indosso il passamontagna e dei guanti. L'auto è stata individuata in una via lontana alcune centinaia di metri da quella dove si trova la tabaccheria.