Sarà chiesta la riapertura delle indagini sul femminicidio di Barbara Corvi, a seguito dell’ultima puntata di FarWest, il programma condotto da Salvo Sottile, andata in onda venerdì scorso, 20 dicembre. La famiglia di Barbara Corvi, la donna scomparsa nel nulla nell’ottobre del 2009, ha presentato alla redazione, tramite il legale Giulio Vasaturo, una richiesta di acquisizione dell’inchiesta giornalistica.
L’avvocato della famiglia, fa sapere tramite una nota la redazione del programma, ha domandato di poter disporre di tutti i materiali video relativi all’inchiesta e di ogni altro filmato utile ai fini investigativi. Nella sua ricostruzione, il programma di Raitre, con l’inviata Manuela Iatì, ha ricostruito la vicenda della sparizione della giovane mamma da Montecampano di Amelia nell’ottobre di quindici anni fa, per poi seguire le tracce di un collaboratore di giustizia.
L’inviata di FarWest è arrivata fino in Calabria e ha scoperto il luogo dove, secondo il racconto del testimone, potrebbe essere stato sepolto il corpo di Barbara. L’inchiesta sul caso Corvi è stata archiviata due volte dalla magistratura ternana. Per la sparizione della donna venne indagato e arrestato l’ex marito Roberto Lo Giudice, proveniente da una famiglia di ‘ndrangheta ma ritenuto dagli inquirenti non organico alle cosche. In ogni caso venne rimesso in libertà da Riesame e Cassazione che demolì l’indagine, tanto che fu lo stesso procuratore Alberto Liguori, all’epoca a capo degli uffici giudiziari ternani, a chiedere l’archiviazione accolta dal gip. Il testimone a cui fa riferimento FarWest non è il primo pentito a riferire di Barbara e della sua sorte.