
Bassetti con Papa Francesco
Si erano riconosciuti e apprezzati sin da subito. Stessa vicinanza alla comunità, stesso stile pastorale, quasi paterno, stesso modo di comunicare semplice e diretto, parlando al cuore delle persone. E poi l’analoga attenzione alle fasce più deboli, a chi soffre, lasciando da parte ogni tipo di sfarzo e andando tra la gente. Per questo, il 24 maggio 2017 Papa Francesco nominò il cardinale Gualtiero Bassetti, allora arcivescovo di Perugia, alla presidenza della Cei, la Conferenza dei vescovi italiani. E adesso Bassetti ricorda il suo amico Bergoglio con le dichiarazioni rilasciate a ’La Voce’, l’organo di informazione della Diocesi di Perugia. "Il Papa se lo sentiva di morire… La domenica di Pasqua ha voluto salutare la gente in Piazza San Pietro, perché era il Papa della gente", ha detto Bassetti, ricordando di essere stato scelto e creato cardinale da Papa Bergoglio nel primo Concistoro del suo pontificato, il 22 febbraio 2014. "Questo rapporto affettuoso è sempre continuato. A 75 anni mi ha voluto presidente della Cei, quando io dovevo lasciare tutti i miei incarichi per raggiunti limiti d’età. Invece ho dovuto proseguire il servizio alla Chiesa diocesana e nazionale. Poi c’è stata la parentesi non indifferente del contagio da Covid-19, durante la quale il Papa mi è stato vicino informandosi e pregando per la mia guarigione. Anche dopo la conclusione del servizio in Cei, ci siamo sentiti qualche volta al telefono, a testimonianza di questa nostra forte amicizia. Sicuramente ora tocca a lui aiutarmi a fare l’ultimo passo… Gli chiederò nella preghiera come si sta di là e gli chiederò che mi aiuti. Per me è un momento di grande emozione, con tanti ricordi belli e significativi che si affollano nella mia mente e soprattutto nel mio cuore. Parteciperò senza dubbio ai funerali del Santo Padre, prima di tutto per un dovere di gratitudine, di riconoscenza e di giustizia per il gran bene che mi ha voluto. Inoltre, pur avendo superato gli 80 anni, sono già stato convocato in Vaticano per le Congregazioni Generali del Sacro Collegio".
Poco dopo la notizia della morte di Francesco, è arrivata la nota ufficiale della Ceu, la Conferenza espiscopale umbra: "I vescovi umbri – dice la nota – hanno appreso con tristezza la morte del Sommo Pontefice Francesco. Ricordano con immensa gratitudine gli anni di ministero petrino nei quali ha servito il Vangelo e la Chiesa senza risparmiarsi, con dedizione e semplicità, con saggezza e prossimità, con misericordia e speranza. In modo particolare i vescovi fanno grata memoria dell’ultima Visita ad limina Apostolorum con Papa Francesco nel marzo 2024: un incontro familiare, non formale, di condivisione su vari temi ecclesiali. E poi, le varie visite del Papa in Umbria: da quelle ufficiali ad Assisi e Santa Maria degli Angeli a quelle informali al monastero di Vallegloria a Spello e al Protomonastero di Assisi, senza dimenticare la vicinanza ai terremotati con la visita a San Pellegrino di Norcia il 4 ottobre 2016".
Una testimonianza forte e sentita è arrivata anche all’attuale arcivescovo di Perugia, monsignor Ivan Maffeis: "Papa Francesco è rimasto al suo posto fino all’ultimo giorno, testimoniando la gioia del Vangelo e la vita di fraternità che ne sgorga. La sua parola, i suoi segni, la sua vicinanza ai poveri - fino alla visita ai carcerati di pochi giorni fa, Giovedì Santo - restano per tutti un forte richiamo".
Roberto Borgioni