
La processione del Venerdì santo: una celebrazione particolarmente sentita a Gubbio che, come da tradizione, si è conclusa nella chiesa di San Domenico
Stanno per concludersi le festività pasquali e anche quest’anno nella città di pietra si sono rinnovate le varie tradizioni che il popolo eugubino porta avanti ormai da anni. Il vescovo Luciano Paolucci Bedini si è diviso, metaforicamente parlando, tra le diocesi di Gubbio e Città di Castello nel corso di questo tempo di Pasqua, e oggi sarà a Gubbio, dove alle 11 presiederà la santa messa nella basilica di Sant’Ubaldo.
"L’annuncio della Pasqua – aveva scritto il vescovo – che ci dà speranza e ci riapre alla vita, è proprio il messaggio di un amore immenso, gratuito, misericordioso e fedele, che da senso e direzione ai giorni che viviamo sulla terra e spalanca l’orizzonte della vita piena e compiuta sconfiggendo per noi il grande nemico". Un messaggio che si ricollega all’omelia conclusiva della Processione del Venerdì Santo, presso la chiesa di San Domenico: "Nel progetto di Dio per la liberazione dell’umanità dal male, la morte di Gesù sulla croce doveva essere l’ultima. Voglio dire basta! Basta con le guerre! Con l’uccisione indiscriminata di tanti fratelli innocenti, uomini e donne, anziani e bambini. Basta con lo sfruttamento delle ricchezze dei paesi poveri! Con la corruzione di coloro che vendono la vita degli indifesi per guadagni occulti e il benessere di pochi".
Ancora una volta la Processione, per partecipazione di popolo e fedeli, è stata ancora una volta un autentico "fiume" attraversato da canti, preghiere, luci, fedeli e devozione che stenta a farsi largo lungo le come non mai affollate vie e piazze del centro storico, illuminato da "focaroni" che hanno reso il contesto ancora più suggestivo, spiritualmente profondo ed autentico, grazie anche alla compostezza dei partecipanti, ai cori del “Miserere“ e delle “Pie donne“ ed ai sentimenti che ispirano le statue del Cristo morto e dell’Addolorata.
A proposito di piazze, quella del passaggio della Processione dello scorso venerdì è stata la prima prova parziale della nuova Piazza 40 Martiri, che pur essendo ancora un cantiere in corso – alcune parti sono da terminare, altre ancora che devono affrontare importanti interventi – si è fatta ammirare per larghi tratti nella bellezza che sarà.
Federico Minelli