PERUGIA – Anche se i dati sugli infortuni mortali sono in leggero calo (11 vittime nei primi 7 mesi rispetto ale 16 del 2023), i sindacati non abbassano la guardia. "Basta morti sul lavoro" dicono Cgil, Cisl e Uil Umbria, che rilanciano la piattaforma per la promozione di un "Patto per la Salute, Sicurezza e Ambiente nei luoghi di lavoro" con l’obiettivo di aggiornarla. L’attivo dei Rls e Rlst dell’Umbria di martedì 10 alle 10,00, che si terrà alla Cisl di Foligno, sarà aperto con la relazione del segretario regionale Cisl Umbria Riccardo Marcelli, la quale partirà da una fotografia della situazione umbra. L’incontro, presieduto dal segretario regionale Uil Umbria Fabio Benedetti, vedrà l’intervento dei Rsl e Rlst di tutti i settori. A seguire quelli dei segretari generali Maria Rita Paggio (Cgil Umbria), Angelo Manzotti (Cisl Umbria) e Maurizio Molinari (Uil Umbria). A concludere i lavori sarà Sebastiano Calleri, responsabile Salute e Sicurezza Cgil nazionale. "Con questa iniziativa – fanno sapere Cgil, Cisl e Uil Umbria – proseguiamo il nostro percorso di riflessione sul tema fondamentale della salute, sicurezza e ambiente nei luoghi di lavoro. Ciò nella consapevolezza che purtroppo il fenomeno degli infortuni e quello delle malattie professionali, nonostante gli sforzi, continuano a crescere". Il report di Inail ha rivelato un calo dei ‘mortali’ del 31% rispetto al 2023: otto sono stati i morti nel settore Industria e Servizi, due in Agricoltura, l’altro in diverso ambito. La fascia di età più colpita è stata tra 45 e 49 anni (tre vittime), poi 55-59 (2). Il dato preoccupante è quello delle denunce di infortunio, cresciute del 3 per cento in sette mesi: 6.292 ne ha raccolte l’Inail in Umbria, contro le 6.011 del ‘23 (181 in più, 25 in più al mese).
Cronaca"Basta morti sul lavoro". I sindacati rilanciano il Patto