ALESSANDRO ORFEI
Cronaca

“Battaglia“ contro l’eolico: "Il destino delle nostre terre non sia nelle mani di privati"

Pro Foligno, come capofila di associazioni e tecnici, ha presentato le osservazioni al progetto per l’impianto industriale di “Fondi e Collecroce“.

Eolico al centro delel polemiche

Eolico al centro delel polemiche

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Sono state inviate ieri le Osservazioni al progetto di impianto eolico industriale di ‘Fondi e Collecroce’ da parte della Pro Foligno che, facendosi capofila delle altre associazioni, di tecnici ed esperti sta portando avanti questa battaglia. L’obiettivo è il contrasto di una serie di progetti che stanno “prendendo di mira“ le montagne della dorsale appenninica, pregiudicandone l’integrità ambientale. "Stiamo portando avanti uno sforzo contro quella che, per noi, è una maledizione, ovvero l’aggressione di questi progetti. Non vogliamo mettere nelle mani di privati – ha detto il presidente della Pro Foligno, Luca Radi – il destino delle nostre terre che rischiano di finire alle multinazionali. La Regione, quanto prima, dovrà emanare delle norme vere e concrete, definendo lei stessa le aree idonee e non idonee. Troviamo, tra l’altro, paradossale e sbagliato che il 90 per cento dei progetti per impianti eolici industriali ricada proprio su questo territorio. Non vogliamo – prosegue Radi – una montagna a vocazione industriale, anche perché si aprirebbe una forte contraddizione con il forte impegno della Regione in campo turistico". Radi ringrazia anche l’importante gruppo di lavoro che si è messo intorno alla Pro Foligno per questa attività, coordinati dall’esperto ambientalista Angelo Velatta, con l’archeologa Matelda Albanesi e Alessandro Alessandri. Come per le osservazioni sul progetto di ‘Monte Burano’, diversi gli aspetti che sono stati interessati dalle trattazioni anche stavolta.

"Questi progetti – dice Alessandro Alessandri – cambieranno il volto del nostro territorio e per questo ribadiamo che è la Regione che deve decidere, non le iniziative delle varie aziende. È un momento cruciale e per questo non è accettabile che non siano le Istituzioni a decidere, non possiamo abbassare la testa di fronte ad un assalto indiscriminato delle aziende". Sui progetti di Monte Burano e di Fondi, il consiglio comunale di Foligno, all’unanimità, aveva deliberato la richiesta di inchiesta pubblica al Mase.