"Battaglia quotidiana contro le iniquità". La Guardia di Finanza celebra il patrono

Tradizionale messa per San Matteo in Duomo. Il comandante Mazzotta: "Rimuovere diseguaglianze e disparità"

"Battaglia quotidiana contro le iniquità". La Guardia di Finanza celebra il patrono

La cerimonia è stata presieduta dall’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, monsignor Ivan Maffeis. Al termine ha preso la parola il generale Francesco Mazzotta

Un impegno costante, quotidiano, irrinunciabile, a superare le diseguaglianze e tutte quelle iniquità che limitano la libertà delle persone. Lo ha ricordato il comandante regionale della Guardia di finanza dell’Umbria, generale Francesco Mazzotta, alla conclusione della cerimonia in occasione di San Matteo, apostolo ed evangelista, santo patrono delle fiamme gialle. La solennità è stata celebrata nella cattedrale di San Lorenzo, a Perugia. La funzione religiosa è stata presieduta dall’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, monsignor Ivan Maffeis, e concelebrata dal cappellano militare, don Giuseppe Maria Balducci, alla presenza, oltre che del comandante regionale Mazzotta, di numerose autorità civili e militari, delle sezioni umbre dell’Associazione nazionale finanzieri d’Italia (Anfi), nonché di una folta rappresentanza di ufficiali e militari provenienti da comandi e reparti della Guardia di finanza dell’Umbria, con i propri familiari.

Presenti anche la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e della Provincia di Perugia, Stefania Proietti, oltre a molti sindaci umbri. A indossare la fascia tricolore, in rappresentanza della sindaca Vittoria Ferdinandi, il consigliere comunale con delega alla sicurezza urbana, Antonio Donato. Quest’anno la solenne ricorrenza, che rappresenta da sempre un momento di alto valore spirituale per la Guardia di finanza, è stata particolarmente sentita, in quanto inserita nell’ambito degli eventi celebrativi per il 250esimo anniversario di fondazione del Corpo. Ricorrenza che è coincisa con il novantesimo anniversario dalla proclamazione, nel 1934, di san Matteo come patrono. Al termine della celebrazione il generale Francesco Mazzotta ha preso la parola per ringraziare l’arcivescovo nonché le autorità e gli ospiti intervenuti, evidenziando "l’affinità della missione della Guardia di finanza ai valori cristiani, poiché attraverso la lotta all’evasione fiscale, allo sperpero del denaro pubblico, ai reati a matrice corruttiva e all’infiltrazione della criminalità nei circuiti dell’economia, il Corpo fornisce il proprio contributo alla rimozione dei fattori di diseguaglianza, disparità e iniquità, che ostacolano l’esercizio dei diritti e delle libertà costituzionalmente garantite".

Luca Fiorucci