REDAZIONE UMBRIA

Beatrice Rana, la star del piano ai Due Mondi

Il Festival di Spoleto chiude il primo week-end con il concerto al Teatro Romano della giovane e lanciatissima musicista .

Il primo week-end del Festival dei Due Mondi si chiude con il talento di Beatrice Rana, giovane pianista salentina che a 27 anni è già una star di fama mondiale nel mondo della musica classica internazionale. Merito di una tecnica impeccabile e di qualità interpretative fuori dal comune, che si sveleranno anche nel concerto in programma questa sera alle 20.30 al Teatro Romano.

Dopo l’inaugurazione con l’opera lirica dell’Orfeo nella raffinata rilettura di Pizzi, dopo l’attualità impastata alla tragedia greca dei “Messaggeri“ di Emma Dante e i miti al femminile di Silvia Colansanti, il Festival punta sulla musica classica con un’artista che in pochi anni ha già scosso il panorama internazionale, suscitando ovunque ammirazione e interesse, richiestissima nelle sale da concerto e nei festival più rinomati al mondo. Per il pubblico di Spoleto proporrà un concerto di pianoforte con musiche di Chopin (gli “Scherzi“ n. 1, 2, 3 e 4), di Albéniz (estratti da “Iberia“, Libro III) e Ravel con “La Valse“.

L’amore per la musica, ci ha raccontato in occasione del concerto tenuto pochi mesi a Perugia, "è stato naturale, la mia è una famiglia di musicisti, papà e mamma sono pianisti e fin da bambina ho avuto un rapporto giocoso con la musica. Poi è stata mia la scelta di farne una professione".

Da lì un’ascesa rapidissima con un successo che Beatrice attribuisce soprattutto "al duro lavoro. Il talento – dice – è determinante ma altrettanto importante è l’autodisciplina, lo studio al pianoforte. Però mi ritengo una ragazza normale e cerco di godermi il tempo libero, esco con gli amici, ho anche piccoli hobby come leggere e visitare le città e i musei. Certo, la musica è la mia grande passione e ho la fortuna che sia diventata il mio lavoro". Con il suo recital si chiude così la prima parte di questa edizione speciale, in una Spoleto che festeggia il sold-out di presenze.

Si riparte giovedì sempre al Teatro Romano con la diva Monica Bellucci in “Maria Callas. Lettere e Memorie“: per la prima volta, dal vivo, su un palcoscenico italiano, vestirà letteralmente i panni della celeberrima cantante. E sarà il maestro Riccardo Muti a consegnare a Elena Pagliarini, l’”infermiera eroina”, il Premio Carla Fendi 2020, prima del concerto finale di domenica 30, con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, che dirigerà in Piazza Duomo. Presente come ogni anno come main partner, la Fondazione Carla Fendi prosegue il il suo impegno nella lotta contro il coronavirus. Con questo spirito l’attestato del Premio viene attribuito a Elena Pagliarini e il contributo del Premio di 30mila al Fondo #Noicongliinfermieri, a favore delle vittime del Covid9 e delle loro famiglie.

Sofia Coletti