Perugia, 7 ottobre 2019 - E' ricoverata al reparto di pediatria dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia una bimba di 6 anni che è risultata positiva al test della malaria. La piccola manifestava febbre altissima che non accennava a diminuire con la terapia antibiotica, all'ospedale di Città di Castello. I medici, venuti a conoscenza del fatto che nel mese di settembre era stata in vacanza in Costa d'Avorio, hanno deciso di sottoporla ad analisi specifiche che hanno evidenziato la vera origine della febbre disponendo il trasferimento nell'ospedale del capoluogo umbro, dove si trova tuttora ricoverata in condizioni stabili. Al suo arrivo, il quadro clinico era preoccupante e, come informa una nota dell’ospedale, si è resa necessaria una trasfusione di sangue per intervenire sulla anemia emolitica, causata da parassita responsabile della malaria. Grazie anche alla collaborazione con i sanitari della struttura di malattie infettive, è stato possibile iniziare una terapia con un farmaco specifico di non facile reperibilità. Le cure hanno sortito primi effetti incoraggianti, anche se la prognosi resta riservata. I sanitari hanno riscontrato un miglioramento del quadro ematologico ed un abbassamento della febbre. I medici proseguiranno le terapie specifiche anche nei prossimi giorni. La bambina è cosciente e viene assistita dai i familiari che si sono alternati al suo capezzale.
Nessun allarme comunque. La malaria infatti si diffonde esclusivamente tramite la puntura della zanzara del genere Anopheles e non è trasmissibile da uomo a uomo. Massimo Gigli, responsabile del centro di Medicina del viaggiatore e profilassi internazionale della Usl Umbria 1 consiglia, nonostante non sia obbligatoria per legge, di esguire la profilassi preventiva quando si decide di recarsi nei paesi dell'Africa Subsahariana.