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Bimbi, anziani e fragili. Ecco cosa mangiare per difendersi dal caldo

In Umbria si sfiorano i 40 gradi. I consigli di Gessica Cicci e Alissa Satriano dietiste del Servizio di Nutrizione Clinica e Dietetica dell’Ospedale di Perugia

Gessica Cicci e Alissa Satriano, dietiste del Servizio di Nutrizione Clinica e Dietetica dell’Ospedale di Perugia

Perugia, 13 luglio 2024 – "L’estate è un periodo accompagnato da maggior tempo libero e abitudini alimentari diverse rispetto al resto dell’anno (maggior numero di pasti fuori casa e scarsa attenzione agli apporti nutrizionali): per questo bere e mangiare correttamente contribuisce ad affrontare l’afa e a ridurre i rischi per la salute dovuti alle ondate di calore, in particolare la disidratazione. E questo vale soprattutto per i bambini, le donne in gravidanza e gli anziani possono soffrire maggiormente ed essere più esposti al rischio di disidratazione". A fornire preziosi consigli sono Gessica Cicci e Alissa Satriano, dietiste del Servizio di Nutrizione Clinica e Dietetica dell’Ospedale di Perugia.

In un paziente fragile o anziano, su cosa deve basarsi una corretta alimentazione nel periodo di afa estiva?

"Per i soggetti a rischio è particolarmente importante bere, indipendentemente dallo stimolo della sete che negli anziani si riduce fisiologicamente con l’età. È raccomandato, inoltre, limitare il consumo di bevande moderatamente alcoliche come vino e birra e evitare le bevande ad alto contenuto di alcol".

Quali cibi prediligere e quali evitare?

"Consumare frutta e verdure fresche, meglio se di stagione (400 g almeno al giorno, OMS). Preferire lo yogurt senza zuccheri aggiunti che, insieme alla frutta, può diventare un ottimo spuntino. Non trascurare la frutta secca (mandorle, noci ecc), ricca di grassi "buoni", minerali e fibre, ma bisogna stare attenti a non eccedere nelle quantità perché ad alta densità calorica".

Esiste una correlazione tra gran caldo e malnutrizione?

"Il concetto di malnutrizione è ben più complicato e misconosciuto di quanto si possa pensare. Si possono identificare forme di malnutrizione sia per eccesso (sovrappeso e obesità) che per difetto di energia, proteine e altri nutrienti. In questo particolare periodo dell’anno dove le temperature sono molto elevate rispetto alla media le persone maggiormente a rischio dovranno essere monitorate dal punto di vista nutrizionale".

E come affrontare il problema?

"Può essere utile effettuare nei pazienti fragili il monitoraggio del peso e dell’ingesta proteico caloriche al domicilio, al fine di poter effettuare tempestivamente un adeguato intervento nutrizionale se necessario da parte del personale sanitario esperto". Quali sono le persone più a rischio di malnutrizione? "Sicuramente gli anziani, come già detto, ma anche, i pazienti affetti da neoplasia o che hanno subito traumi (interventi chirurgici, incidenti stradali, trapianti, malattie acute)".