
Polizia penitenziaria
Blitz antidroga della polizia penitenziaria nella casa di reclusione di via Roma. Non solo stupefacenti, ma anche telefoni cellulari introdotti illecitamente nella struttura e usati da due detenuti. Un intervento effettuato con il sostegno di cani antidroga e che ha portato al sequestro di tre telefoni cellulari e di un ingente quantitativo di stupefacenti, dosi attualmente sottoposte a esami di laboratorio per accertarne la natura e la quantità esatta.
La droga era stata nascosta da un noto spacciatore della provincia di Viterbo che si era da poco costituito nel penitenziario di via Roma in seguito a una condanna definitiva. Il sindacato autonomo di polizia penitenziaria, Sappe, esprime piena soddisfazione per l’operato degli agenti, che "nonostante le criticità strutturali, carenza di personale, negazione delle ferie e condizioni lavorative difficili nel carcere di Orvieto, continuano a garantire ordine e sicurezza con abnegazione e senso dello Stato".
Il Sappe, inoltre, "auspica provvedimenti disciplinari esemplari nei confronti dei detenuti coinvolti" e chiede alla direzione del carcere di attivarsi per effettuare il trasferimento immediato dei soggetti responsabili e dei loro eventuali complici, nonché di "adottare misure rigorose per prevenire il ripetersi di tali episodi, che minano la sicurezza dell’istituto e mettono a rischio la vita degli altri detenuti".
"L’operazione conferma l’impegno costante della polizia penitenziaria nel contrastare il traffico illecito all’interno delle carceri, nonostante le difficoltà logistiche e organizzative" dice il sindacato, "è necessario un intervento deciso delle autorità competenti per garantire condizioni di lavoro dignitose e una gestione carceraria più efficace".