CLAUDIO LATTANZI
Cronaca

Bocconi avvelenati, strage di gatti: "A rischio la sicurezza pubblica"

Orvieto, i residenti: "Gesto vile e criminale che ha ucciso animali indifesi e rappresenta un pericolo per la comunità"

Bocconi avvelenati, secondo le analisi

Bocconi avvelenati, secondo le analisi

Non si tratta di episodi isolati, ma di un vero e proprio sterminatore di animali che agisce indisturbato da mesi, sempre che si tratti di una sola persona. Succede a Sugano che è diventato da tempo l’inquietante teatro di una strage silenziosa, ma spietata di poveri gatti. Nell’ultimo mese una ventina di felini, alcuni appartenenti alla colonia regolarmente registrata, altri di proprietà, è stata trovata morta, vittime di bocconi avvelenati disseminati con crudeltà nelle piazze, nei vicoli e nelle campagne. Anche un cane, mentre passeggiava al guinzaglio con il suo padrone, ha ingerito accidentalmente un boccone mortale. Nonostante il disperato tentativo di salvarlo portandolo d’urgenza alla clinica veterinaria di Perugia, il povero animale non ce l’ha fatta. I veterinari hanno confermato che la causa del decesso è stata un’intossicazione da veleno per topi. In altri casi sarebbe stato utilizzato il liquido antigelo per le auto che attira i poveri gatti a causa del sapore dolciastro per poi condannarli a una atroce e implacabile agonia. "Questo gesto vile e criminale non solo ha causato la morte di animali indifesi, ma rappresenta un grave pericolo per la comunità. I bocconi avvelenati, sparsi nelle vie, potrebbero finire nelle mani di un bambino, con conseguenze inimmaginabili. È inaccettabile che un atto così crudele e irresponsabile possa mettere a rischio la sicurezza pubblica, trasformando Sugano in un luogo di inciviltà dove a farne le spese sono creature innocenti – dice una residente –. Il culmine di questa barbarie si è registrato nei giorni scorsi, quando, quasi come gesto intimidatorio, i bocconi sono stati lasciati direttamente nelle ciotole della colonia felina situata di fronte all’abitazione della signora che se ne occupa. Se qualcuno ha visto qualcosa, è doveroso rivolgersi alle forze dell’ordine" dice la signora di Sugano.

Cla.Lat.