Marsciano (Perugia), 3 novembre 2024 – Poco prima delle 12 di oggi, domenica 3 novembre, si è conclusa con successo dopo 51 minuti di intervento l’operazione di disinnesco della bomba della seconda guerra mondiale trovata a Marsciano a ridosso del centro cittadino. A intervenire sono stati gli artificieri del reggimento Genio ferrovieri di Castel Maggiore, Bologna.
Al disinnesco dell’ordigno bellico (una bomba d’aereo da mille libbre, circa 450 chili, con 240 chili di tritolo) è immediatamente seguito il via libera della Prefettura che ha decretato il termine dell’evacuazione, che ha coinvolto 5mila persone. I residenti sono potuti così rientrare nelle proprie abitazioni, spiega il Comune in una nota.
Una volta disinnescato l’ordigno è stato trasportato in una vicina cava ed è stato fatto brillare in sicurezza. Le operazioni di evacuazione si sono svolte regolarmente anche nei punti di accoglienza allestiti dal Comune nel palazzetto dello sport e nelle strutture del parco verde nel quartiere di Schiavo.
Le operazioni di bonifica sono state coordinate dalla Prefettura di Perugia e dal Comando Forze Operative Nord dell’Esercito. Gli specialisti di Castel Maggiore da inizio anno, nella propria area di competenza (Marche, Umbria, Repubblica di San Marino e province di Bologna, Forlì Cesena, Rimini e Firenze) hanno effettuato circa 315 interventi di cui 4 complessi che hanno visto la distruzione di altrettante bombe d’aereo.
Il sindaco Michele Moretti e tutta l’amministrazione comunale ringraziano per il lavoro svolto che ha coinvolto oltre 240 persone tra istituzioni, volontari, Protezione civile, esercito e forze dell’ordine che hanno fatto in modo che tutto si svolgesse in sicurezza tra la popolazione.
lle ore 16.15 si sono concluse le operazioni di disinnesco e successivo brillamento di un ordigno bellico rinvenuto nel Comune di Marsciano (PG) da parte dei genieri dell’Esercito, provenienti dal reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore (BO). L’ordigno, una bomba d’aereo da 1000 libbre e dal peso complessivo di circa 454 kg e 240 kg di tritolo, risalente al secondo conflitto mondiale, è stato trovato in pessime condizioni di conservazione. Le operazioni di bonifica, coordinate dalla Prefettura di Perugia e dal Comando Forze Operative Nord dell’Esercito si sono svolte in due distinte fasi durante le quali si è provveduto inizialmente alla neutralizzazione dell’ordigno attraverso la rimozione dei sistemi di innesco, e successivamente al suo brillamento in un’area individuata e predisposta in modo da tutelare la pubblica incolumità. Per garantire un’adeguata cornice di sicurezza, durante le operazioni di rimozione del sistema di innesco, è stato necessario interdire il traffico di alcune strade adiacenti alla zona di ritrovamento dell’ordigno ed evacuare circa 5000 abitanti.