Perugia, 30 aprile 2018 - Il ciclone Alessandro Borghese è sbarcato a Perugia. Lo chef più rock del piccolo schermo sta registrando in città, e non solo, una nuova puntata di ‘4 Ristoranti’, celeberrimo cooking show che mette in gara quattro locali invitati a votarsi a vicenda sulla qualità della loro cucina. Per questa puntata, che si vedrà a giugno su Sky nella nuova stagione del programma, le indiscrezioni parlano di due ristoranti di Perugia, il Civico 25 e il Nadir, con riprese fatte sabato e domenica, dell'Alchimista di Montefalco dove la troup arriverà oggi, lunedì 30 aprile, per finire domani a Foligno all'osteria Dodici rondini. Estroso, sornione, dal sorriso contagioso e accattivante, Borghese ci racconta con entusiasmo questa nuova avventura. «Stiamo ricevendo un’a ccoglienza calorosissima – dice subito –, c’è davvero tanta gente e tutti sono contenti».
Quale sarà il tema della puntata umbra?
«Andremo alla scoperta delle enoteche gastronomiche. Questa è una terra di oliveti, di vigne, di tanti prodotti d’eccellenza. Convogliati nelle bottiglierie: un tempo ci si andava a giocare a carte e bere un bicchiere di vino, poi si sono evolute e sono diventate enoteche. Le andiamo a cercare».
Come si stanno comportando i ristoratori?
«Ho trovato molta unione tra loro. Ma all’inizio succede sempre, poi si ricordano che questa è una gara, ci sono in palio 5mila euro e soprattutto un’immensa notorietà per il vincitore. Vediamo cosa succede, per ora si sttudiano...».
Cosa ne pensa della cucina umbra?
«La conosco molto bene per la cacciagione, il cinghiale, gli umbricelli, le lenticchie, le zuppe. E’ una cucina molto radicata nel territorio. Mi piace, è ricca, forte, sapida».
Il suo piatto preferito?
«Il piccione alla todina. Sono fanatico, mi piace tantissimo. Ma guai a rivisitarlo. Per innovare bisogna rispettare la tradizione».
Conosce l’Umbria?
«Ricordo che da ragazzo, a 17 anni, ho lavorato in cucina da queste parti, in un ristorante che faceva matrimoni, una bella esperienza. A Perugia ci sono già stato e ho amici ma il bello è che questo programma mi porta a conoscere meglio tutte le città: cammino, sto in mezzo alla gente, vedo piazze e monumenti».
A cosa si deve il successo di 4 Ristoranti?
«A un gruppo affiatato: siamo entusiasti di quello che facciamo e lo trasmettiamo al pubblico. E poi è programma vero, tutto quello che si vede succede realmente».
La sua filosofia di vita?
«La chiamo il lusso della semplicità: divertirsi, godere e vivere giorno per giorno. E restare umile, con i piedi per terra. In fondo io sono un cuoco prestato alla televisione».