REDAZIONE UMBRIA

Botti di Capodanno, grave 30enne. Falange amputata e ustioni al volto. Bimba di 9 anni medicata a Terni

L’uomo, di Pierantonio, è stato ferito dallo scoppio di un grosso petardo: la corsa in codice rosso al Santa Maria di Perugia. Bruciature alla mano per un ragazzo soccorso all’ospedale di Branca.

L’uomo, di Pierantonio, è stato ferito dallo scoppio di un grosso petardo: la corsa in codice rosso al Santa Maria di Perugia. Bruciature alla mano per un ragazzo soccorso all’ospedale di Branca.

L’uomo, di Pierantonio, è stato ferito dallo scoppio di un grosso petardo: la corsa in codice rosso al Santa Maria di Perugia. Bruciature alla mano per un ragazzo soccorso all’ospedale di Branca.

Parte di un dito della mano destra amputato, bruciature al volto, al petto e al braccio destro, danni - lievi per fortuna - alla vista. È lui, un trentenne di Pierantonio, ad aver avuto la peggio nella notte di Capodanno in Umbria: è stato ferito dallo scoppio di un grosso petardo maneggiato male. Il fatto è accaduto nella frazione umbertidese, in via Petrarca, a pochi metri dal Cva dove il giovane, assieme ad alcuni amici stava festeggiando la fine dell’anno. Da testimonianze e dalle indagini dei carabinieri, pare che il trentenne abbia acceso il petardo dalla parte sbagliata provocando lo scoppio dell’ordigno che teneva in mano. Secondo testimoni il giovane, che assieme agli amici avrebbe esploso numerosi “botti“ per festeggiare il Capodanno avrebbe raccolto il petardo sulle prime inesploso tentando di riaccenderlo, finendo per provocarne l’esplosione. Un boato molto forte, a cui sono seguite le urla disperate del trentenne, (il suo giubbotto è stato squarciato dello scoppio) rimasto gravemente ferito e ustionato. Immediato il ricovero al Santa Maria della Misericordia del ferito, dove gli è stata amputata la “falange ungueale“ di un dito della mano destra. Non è escluso che debba essere anche operato all’arto, stante la delicatezza della situazione. Quaranta i giorni di prognosi. Le forze dell’ordine indagano sulla provenienza dei fuochi d’artificio. Ad Umbertide i festeggiamenti per la notte di San Silvestro hanno visto anche la distruzione a suon di “botti“ di due cassonetti, uno in via Giovanni da Verrazzano (zona Fontesanta) ed uno in via Vespucci.

A Terni è rimasta ferita una bambina di nove anni. La bimba è arrivata al Pronto soccorso del Santa Maria poco dopo la mezzanotte con ustioni, per fortuna non gravi, al torace e a un polso causate dall’esplosione di un fuoco d’artificio. Sono state immediatamente attivati per lei tutti gli accertamenti e le cure del caso. Ma, come detto, le sue condizioni non preoccupano i medici anche se, di certo, lei e i genitori difficilmente dimenticheranno lo spavento.

Un minore è stato medicato e dimesso con prognosi di dieci giorni all’ospedale di Branca per ustioni di primo e secondo grado alla mano e al pronto soccorso di Castiglione del Lago è stata medicata una bambina per una piccola ustione causata da scintille di un fuoco d’artificio. Infine all’ospedale Santa Maria della Stella di Orvieto un unico intervento del 118 per una ustione secondaria in seguito ai botti di Capodanno ma che non desta alcuna preoccupazione.