Fiamme nei pressi dello storico Red Zone di Casa del Diavolo. Il capannone che per decenni ha ospitato le serate di uno dei club più famosi non solo d’Italia, da anni è ormai vuoto. Chiuse le danze, in attesa di progetti di riconversione, la struttura è rimasta lì a ricordare ai tanti appassionati quello che era stato un tempo: il luogo di divertimento per eccellenza, punto di ritrovo degli appassionati della musica house che raggiungevano il club ogni sabato. Un luogo leggendario, ma anche spesso e volentieri, in passato al centro di polemiche, tornato alla ribalta una quindicina di anni fa per la morte drammatica di una ragazza dopo essere uscita da una serata. Ieri, quel capannone è lambito dalle fiamme provenienti da un altro edificio adibito a magazzino, adiacente all’ex discoteca. Intorno alle 6.45 l’allarme, che ha permesso l’intervento dei vigili del fuoco, arrivati sul posto con due squadre della sede centrale, con autopompa serbatoio e autobotte. L’incendio è stato comunque contenuto rapidamente e limitato a una superficie ridotta dell’attuale magazzino. Nell’episodio non risultano coinvolte persone. L’edificio in cui si è generato l’incendio risulta essere un deposito di materiale vario, il cui utilizzo risulterebbe più recente rispetto alla chiusura della vicina discoteca.
Incendio e paura anche in centro storico, dove ieri pomeriggio due auto sono andate a fuoco in via Bartolo. La chiamata ai soccorsi è arrivata intorno alle 16.20. Sul posto i vigili del fuoco impegnati a domare le fiamme che hanno avvolto una Fiat 500 e un’Alfa Romeo Giulietta, entrambe alimentate a benzina e parcheggiate all’aperto. "L’incendio – riferiscono i pompieri – è presumibilmente originato da cause accidentali, interessando inizialmente una delle due auto per poi propagarsi rapidamente al veicolo adiacente". Accertamenti in corso sulle cause del rogo. Polizia di Stato e della polizia hanno supportato le operazioni e garantito la sicurezza dell’area.