REDAZIONE UMBRIA

’Buco’ di bilancio, assolti. Dal Pd strali sulla destra

"Usa i Tribunali per eliminare i concorrenti politici, metodo intimidatorio". Dopo un calvario giudiziario di 10 anni ritenuti innocenti dirigenti e funzionari . .

’Buco’ di bilancio, assolti. Dal Pd strali sulla destra

"La destra usa i Tribunali per eliminare i concorrenti politici". Così il Pd spoletino, dopo la

"sentenza che ha definitivamente sancito che la Giunta del sindaco Benedetti (nella foto il Comune) ha agito correttamente ed è stata oggetto dell’ormai consolidato metodo intimidatorio e coercitivo della destra che usa i Tribunali per eliminare i concorrenti politici". "Buco di bilancio inesistente, amministratori e tecnici che hanno agito in maniera onesta e professionale: una verità riconosciuta dopo una via crucis durata dieci anni - tuona il Pd –. Intanto continuiamo a doverci confrontare con una destra che, imperterrita, getta fango promuovendo inchieste che finiscono nel nulla, ben sapendo i tempi della giustizia. Una destra garantista se si tratta dei suoi adepti (il caso Santanché è l’esempio più eclatante) e giustizialista con tutti gli altri". "Vogliamo affidare le nostre città e il Paese - aggiungono i ’dem’ – a chi senza scrupoli si rivolge alle Procure ignorando le istituzioni deputate al confronto democratico? Questa è la destra liberticida della libertà degli altri; una destra muscolare che sventola carte da bollo". Il Pd di di Spoleto quindi chiede "una verifica delle responsabilità che hanno portato a tutto questo, senza contare il danno arrecato a quelle famiglie che hanno dovuto subire tale situazione e che nessuno sicuramente potrà risarcire".

Nei giorni scorsi la Corte d’Appello, ribaltando le condanne di primo grado, ha assolto i coinvolti nel “buco“ di bilancio del Comune, che tale quindi non era. La Corte dei Conti aveva gia scagionato l’ex sindaco Benedetti e l’ex assessore al bilancio Proietti, ora la Corte d’Appello ha assolto con formula piena l’ex direttore generale Cerquiglini e gli ex funzionari Santini e Brunelli.