
La poesia di Mussolini sulla busta del pane
San Giustino (Perugia), 24 settembre 2023 – Il pane servito nella busta di carta con impressa la poesia di Benito Mussolini viene distribuito anche nel punto vendita di Pan Art a Lama, frazione nel comune di San Giustino. In questi giorni sta montando la vicenda legata al "pane di Mussolini" e ad innescarla sono i versi della poesia attribuita allo stesso Duce: "Amate il pane cuore della casa profumo della mensa gioia dei focolari. Onorate il pane gloria dei campi flagranza della terra festa della vita. Rispettate il pane sudore della fronte orgoglio del lavoro, poema del sacrificio. Non sciupate il pane ricchezza della patria il più santo premio alla fatica umana". A margine di questi versi è impressa la lettera M che sta appunto per Mussolini: quella passata alla storia come la "Preghiera del Pane" venne pubblicata per la prima volta nel "Popolo d’Italia" nel 1928.
Ora la questione torna d’attualità con un carico di polemiche. La poesia è impressa nelle buste per il pane che vengono utilizzate da alcuni panifici con sede ad Arezzo e anche a Lama di San Giustino per incartare i prodotti da forno da dare ai clienti. Alcune sedi toscane hanno deciso di togliere, in Umbria resta l’incertezza. "Usiamo queste buste da 15 anni, ne abbiamo in grossa quantità e sono state mantenute al di là di ogni questione politica che non è materia di panettieri", dicono da alcuni punti vendita. Dunque le buste sono diffuse dall’azienda Pan Art da molti anni, ma solo di recente la questione è diventata più calda del pane appena sfornato. Nessuna scelta politica da parte dei fornai tra Toscana e Umbria e che si ritrovano, loro malgrado, al centro di un caso sorto da quando un cliente aretino ha riconosciuto la paternità della poesia impressa nella busta di carta.
“Il fascismo non è uno scherzo. Spero, ma non ne sono convinto del tutto, che chi ha deciso di stampare la poesia di Mussolini e la sua M stilizzata sulla busta del pane non si sia reso conto di quello che stava facendo per ignoranza della storia…", ha detto il presidente dell’Associazione Partigiani d’Italia di Arezzo Roberto Del Gamba. Intanto sul versante aretino c’è chi si smarca: "Da lunedì non userò più quelle buste", dice Andrea Angioli, gestore di uno dei due esercizi commerciali finiti al centro delle polemiche. Non è dato sapere se a Lama sarà presa la stessa decisione.