Ennesimo, grave infortunio sul lavoro in Umbria, stavolta in un cantiere edile della frazione di Cesi, dove un operaio di 65 anni è caduto da una impalcatura alta cinque-sei metri. Trasportato in ’codice rosso’ da un’ambulanza del 118 all’ospedale Santa Maria, è stato ricoverato in terapia intensiva con riserva di prognosi. Il lavoratore è rimasto comunque sempre cosciente. Sul luogo dell’ infortunio sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia e personale della Usl per ricostruire la dinamica della caduta. Dal 10 febbraio scorso è il quinto incidente del genere che si è verificato in regione, sempre con cadute in aree di cantiere. E presidi sotto le Prefetture di Terni e Perugia, molto partecipati, hanno accompagnato ieri lo sciopero nazionale di due ore per turno proclamato da Cgil e Uil, nelle rispettive categorie di Fiom e Fillea Cgil e Feneal Uil e Uilm Uil. "E’ il momento di passare dalle parole ai fatti - così i sindacati e i lavoratori umbri intervenuti - perché non è più possibile uscire di casa per andare al lavoro e non essere sicuri di poter tornare. Servono interventi per l’assunzione di più personale per i controlli, meno appalti a cascata e meno precarietà". Una delegazione di lavoratori è stata ricevuta nelle Prefetture. "A Perugia il prefetto Armando Gradone - fanno sapere Cgil e Uil – si è detto disponibile ad un lavoro di squadra per intervenire su una piaga preoccupante. A Terni i sindacati sono stati ricevuti dal capo di gabinetto, dottor Luca Iervolino, che ha assicurato che la Prefettura si farà portatrice delle istanze dei lavoratori al Governo".
CronacaCade dall’impalcatura del cantiere. Operaio ricoverato in ’codice rosso’