Caldaie, corsa agli incentivi. Oltre 1300 richieste di aiuto per sostituire gli impianti

Già erogati due milioni di euro di contributi dal fondo regionale destinato alle famiglie. Domande possibili fino al 2025, ma ci sono già altre 400 istanze in fase di istruttoria.

Caldaie, corsa agli incentivi. Oltre 1300 richieste di aiuto per sostituire gli impianti

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C’è stata una grande adesione al bando della Regione Umbria per la sostituzione degli impianti di riscaldamento inquinanti con quelli di ultima generazione. Sono infatti oltre 1.300 le domande presentate ed oltre 2 milioni di euro sono stati già erogati a sostegno delle famiglie. E la misura prosegue con successo, con fondi disponibili fino al 2025.

È quanto emerge dall’aggiornamento sul bando pubblico per migliorare la qualità dell’aria durante il periodo invernale fornito dall’assessore regionale all’ambiente Roberto Morroni. In particolare dall’attivazione del bando, il 1° settembre 2023, fino al 31 luglio 2024, sono state presentate 1.324 istanze. Di queste, sono già stati erogati 2.202.569 euro ai cittadini che hanno presentato domanda entro il 31 maggio 2024. Attualmente, 359 domande presentate nei mesi di giugno e luglio 2024 sono ancora in fase istruttoria. Alla fine di luglio, si stima che vi siano ancora circa 1.060 istanze finanziabili. Se il trend attuale di richieste persisterà, si prevede che il bando si concluderà con largo anticipo rispetto alla scadenza prevista.

Il bando, avviato nel settembre 2023, ha l’obiettivo infatti di incentivare la sostituzione degli impianti di riscaldamento civile a biomassa più inquinanti, riducendo così le emissioni nocive e promuovendo l’utilizzo di sistemi di riscaldamento ad alta efficienza e a basse emissioni. Nel dettaglio va ricordato che il bando è attivo per il triennio 2023-2025 e prevede l’erogazione di incentivi regionali fino al 95% delle spese ammissibili per i cittadini che decidono di sostituire camini e vecchie stufe a biomassa legnosa con sistemi meno inquinanti, come termo-camini, inserti camino, stufe a legna o pellet di nuova generazione e pompe di calore. Questi incentivi regionali si sommano al contributo del Conto Termico 2.0, gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (Gse), che copre fino al 65% delle spese ammissibili.

Se le richieste di finanziamento dovessero superare la disponibilità prevista per un determinato anno, le domande ammissibili saranno finanziate fino ad esaurimento dei fondi. La Regione ricorda che i cittadini con un Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) fino a 75.000 euro possono richiedere l’incentivo regionale, purché abbiano completato l’iter e ottenuto il contributo nazionale del Gse entro il 31 ottobre 2025. La gestione del bando è affidata alla società in house Parco 3A, e le domande possono essere presentate online all’indirizzo https://biomasse.parco3a.org/.