Interventi straordinari da parte del Consorzio di tutela del vino di Orvieto per garantire la migliore vendemmia possibile al termine di una stagione che è stata caratterizzata da temperature altissime. Sono quelli messi in atto in queste settimane e che comprendono tre iniziative diverse, come spiega l’enologo Riccardo Cotarella che del Consorzio è il presidente del Comitato scientifico. "Il Consorzio - spiega l’enologo - ha chiesto e ottenuto dalle Regioni Umbria e Lazio l’ok alla modifica della resa massima delle uve per la vendemmia corrente. Nello specifico si dispone per la vendemmia 2024 la riduzione della resa massima di vino classificabile come vino Doc Orvieto, Doc Orvieto Superiore, Doc Orvieto Classico e Doc Orvieto Classico Superiore, corrispondenti ad una resa massima di uva pari a 75 quintali per ettaro. Inoltre il ministero dell’Agricoltura ha emesso il decreto di accoglimento della richiesta di modifica temporanea del Disciplinare di produzione della Doc Orvieto che prevede la riduzione del titolo alcolometrico volumico totale minimo da 11,50 % a 10,00%. Infine, limitatamente ad alcune autorizzazioni, è stato accordato per il prossimo triennio il blocco dei vigneti fino al 31 luglio 2027, nell’intenzione di tutelare gli equilibri di mercato".
Cotarella spiega anche i rischi che si corrono a causa delle temperatura eccezionalmente alte di questa estate con il caldo che, oltre ad anticipare i tempi di maturazione, non ha risparmiato i vigneti e i grappoli. "Il caldo infernale - continua - ha creato ustioni su grappoli e appassimenti fuori tempo. Si rende quindi necessario arrampicarsi sugli specchi per trovare la soluzione migliore, visto anche il momento di crisi del vino. Tecnicamente, gli enologi devono lavorare attraverso intuizioni e interventi quali la selezione dei grappoli in primis, sperando che al sud possa piovere e che al nord ci siano belle giornate di sole con temperature accessibili". In termini di raccolta le prospettive sono altalenanti. "In linea generale di prevede una produzione in linea con il 2022, quando il raccolto si era aggirato intorno ai 44 milioni di ettolitri, quindi molto più abbondante del 2023- dice ancora - guardando alle regioni Umbria e Lazio, per la vendemmia 2024 in Umbria si prospetta buona per quantità e qualità".
Cla.Lat.