REDAZIONE UMBRIA

Cambiamento climatico, il Cnr sceglie la Festa dei ceri di Gubbio come “caso scuola”

Monitorati i rischi di dissesto idrogeologico che minacciano gli edifici e le antiche mura urbiche a causa degli effetti del cambiamento climatico

La Festa dei ceri di Gubbio

La Festa dei ceri di Gubbio

Gubbio (Perugia), 26 novembre 2024 – La Festa dei ceri di Gubbio al centro dell'attenzione del Cnr nell'ambito degli studi sul cambiamento climatico. Si è chiusa da pochi giorni a Baku, in Azerbaigian, la 29esima Conferenza delle Parti, Cop2, della convenzione quadro delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici. Tra i pochi risultati misurabili positivi della conferenza - sottolinea il Comune di Gubbio - sono emersi interessanti progressi sulla questione dell'adattamento del patrimonio culturale agli effetti del cambiamento climatico. E questo perché, dopo la pressione coordinata di 35 Paesi, il patrimonio culturale, immateriale e materiale, è stato incluso nel Fondo delle Nazioni unite per le perdite e i danni. Il Centro nazionale per le ricerche è impegnato su questi temi già da diversi anni, portando un importante contributo al tema degli effetti del cambiamento climatico sul patrimonio culturale materiale attraverso due progetti: «Heracles» (Horizon 2020, 2016-2019) e «GreenHeritage» (Horizon Europe, 2022-2025) coordinati dal Cnr stesso attraverso l'Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati (Cnr-Ismn) e l'Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (Cnr-Irpps). Ed è qui che entra in ballo la città di Gubbio, dove, nell'ambito del progetto «Heracles», il Cnr ha monitorato i rischi di dissesto idrogeologico che minacciano gli edifici e le antiche mura urbiche a causa degli effetti del cambiamento climatico, così come è stato fatto in Grecia, a Creta, oggetto di studio con il Palazzo di Cnosso, sito Unesco, e la fortezza veneziana di Koules nel porto di Heraklion. ll progetto «GreenHeritage», invece, ricerca strumenti e metodologie innovativi in grado di promuovere approcci adattivi e sistemici per gestire/mitigare meglio gli effetti dei cambiamenti climatici sul patrimonio immateriale, con particolare riferimento all'Europa, e in questo caso dal Cnr è stata scelta la Festa dei ceri come «caso scuola» di verifica per capire come una festa possa subire cambiamenti legati alle modifiche del clima