Nuova, straordinaria scoperta archeologica dagli scavi di Campo della Fiera, il grande insediamento ai piedi della rupe dove è attestata una presenza di templi etruschi, una grande villa romana ed una chiesa medievale con una continuità storica che si dipana per duemila anni. Un’equipe di archeologi dell’Università di Foggia impegnata nella campagna di scavi diretta dal professor Danilo Leone e dal dottor Vincenzo Valenzano ha riportato alla luce un pozzo (nella foto), profondo 11 metri, che custodiva circa mille brocche in perfetto stato di conservazione, utilizzate tra il XIII e il XVII secolo. La cisterna, che ancora oggi raccoglie l’acqua proveniente dalla falda sotterranea, rappresentava la riserva idrica del convento medievale di San Pietro in Vetere e fu utilizzata anche dopo l’abbandono del complesso ecclesiastico, nel corso dei mercati stagionali che, come ricordano le fonti, si svolgevano accanto alla chiesa nel XV e XVI secolo. "I numerosi e splendidi reperti che oggi abbiamo potuto ammirare sono la testimonianza tangibile dei sorprendenti i risultati di questa campagna. Grazie all’eccellente lavoro dei nostri ricercatori - così Lorenzo Lo Muzio, rettore dell’Università di Foggia - questo sito archeologico si sta rivelando di una bellezza e di un’importanza che accrescono ad ogni campagna di scavi". "La lunga vita del pozzo di Campo della Fiera - ha affermato il professor Leone -, per cinque secoli luogo di confluenza di religiosi, contadini, pastori, mercanti, pellegrini e soldati, oggi permette di annodare la storia del territorio con i grandi eventi di età medievale e moderna". Rinvenuto anche un reperto che rappresenta un sovrano seduto in trono, fiancheggiato da due leoni; indossa una corona con tre gigli ed e’ vestito con mantello con maniche bordate di gigli. Nella mano destra un giglio e nella sinistra uno scettro.
Cla.Lat.