Candidati presidenti a confronto sulla sanità “No“ unanime all’accorpamento del Distretto

Summit organizzato dal Comitato civico. La governatrice uscente Donatella Tesei invia un video e il sindaco Roberta Tardani un messaggio

Candidati presidenti a confronto sulla sanità “No“ unanime all’accorpamento del Distretto

Quattro domande con risposta a tempo per il confronto fra candidati. E’ andato in scena al Palazzo del Capitano del Popolo il confronto tra i candidati a presidente della Regione. Assente la governatrice uscente Donatella Tesei che si è limitata a mandare un video ed il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, la quale ha mandato un laconico messaggio a poche ore dal confronto, giustificandosi con impegni istituzionali.E’ stato il Comitato orvietano per la salute pubblica, l’associazione di volontariato fondata da un gruppo di cittadini, ad organizzare il confronto politico interamente incentrato sul tema della sanità. Quattro domande su temi molto caldi, come la centralizzazione e spoliazione territoriale con un focus sul futuro del Distretto di Orvieto, la privatizzazione del sistema sanitario, l’utilizzo nel territorio orvietano dei fondi Pnrr per case e ospedali di comunità, il rilancio dell’ospedale di Orvieto in chiave interregionale. Clima sostanzialmente disteso, ma non senza qualche attacco e frecciata verso Donatella Tesei, senza diritto di replica perché purtroppo non presente in sala. Al confronto sono intevenuti: Elia Fiorini (Alternativa per l’Umbria), Martina Leonardi (PcI), Francesco Miroballo (Umbria Autonoma), Moreno Pasquinelli (Fronte del Dissenso), Stefania Proietti (centrosinostra). Sul futuro del Distretto sanitario tutti d’accordo che un accorpamento non porterebbe nulla di positivo, in particolare sono state evidenziate la criticità di un accorpamento vista la distanza di Orvieto con Terni, Narni e Amelia. Per Proietti l’unione porterebbe ad un maggior pellegrinaggio sanitario inutile e faticoso per i cittadini. Leonardi si dice "contraria ad ogni tipo di centralizzazione" sottolineando l’importanza della partecipazione dei cittadini, che devono essere messi al centro della comunità e non veder spogliati i propri territori. Fiorini si dice convinto che i servizi sanitari territoriali scarseggiano, ma che per poter sviluppare i distretti sono necessarie nuove risorse economiche. Pasquinelli e Rizzo concordano sul fatto che è sparita la medicina territoriale per lasciare il posto ad una eccessiva centralizzazione. Fuori dal coro, la presidente Tesei, che conferma che nessuno vuole fisicamente togliere i servizi del Distretto sul territorio, ma che verranno accorpate le funzioni dirigenziali. Si sono tutti trovati d’accordo dell’importanza di investire sul pubblico, solo Fiorini ha riportato la sua idea di necessità di utilizzo all’occorrenza del servizio privato per una migliore efficienza del servizio pubblico. Tutti si dicono convinti dell’importanza delle Casa di Comunità per il territorio. Cla.Lat.