REDAZIONE UMBRIA

Canone concordato. Alloggi consegnati

L'assessore regionale Melasecche consegna le chiavi degli appartamenti a Spoleto. Il complesso residenziale di San Sabino, realizzato dall'Ater, offre alloggi innovativi e accessibili. Nuovo bando a ottobre per assegnare i restanti 7 appartamenti. Requisiti: Isee tra 12mila e 45mila euro.

Cerimonia di consegna di undici alloggi a canone concordato; un nuovo bando assegnerà i retanti sette appartamenti

Cerimonia di consegna di undici alloggi a canone concordato; un nuovo bando assegnerà i retanti sette appartamenti

SPOLETO "Benvenuti nella nuova casa". Così l’assessore regionale Enrico Melasecche agli undici nuovi condomini del complesso residenziale di San Sabino, che hanno ricevuto le chiavi dei nuovi appartamenti, realizzati dall’Ater. i lavori sono iniziati oltre dieci anni fa ed effettivamente erano conclusi già da un po’ ma a causa del rinvenimento di tombe risalenti al IV secolo AC e a più di uno scavo archeologico il bando e la relativa assegnazione sono slittati. Alla cerimonia di consegna delle chiavi, presenti anche il sindaco Andrea Sisti, Maria Francesca Del Bianco del Cda di Ater Umbria ed i rappresentanti di Confindustria Ceramica e Casaclima. Il complesso edilizio ha previsto un finanziamento di circa 5 milioni di euro (1,4 dalla Regione) ed è stato realizzato con i sistemi più innovativi per la massima efficienza strutturale ed energetica, per contenere i costi di gestione ed elevare il comfort abitativo. La superficie degli alloggi varia da 60 a 90 metri quadrati, il complesso edilizio è totalmente privo di barriere architettoniche ed è dotato anche di giardino ed autorimesse. Al bando per l’affidamento a canone concordato hanno partecipato in 40, ma solo in 11 sono risultati in possesso dei requisiti richiesti. Ad ottobre comunque è in uscita un secondo bando per l’assegnazione dei 7 alloggi rimasti sfitti. Uno dei requisiti fondamentali per partecipare è il possesso di un indicatore Isee non inferiore a 12mila e non superiore a 45mila euro. Gli immobili "non sono arredati e le spese per l’attivazione delle utenze (luce, gas, acqua), compresi gli oneri condominiali, sono a carico degli assegnatari".