DONATELLA MILIANI
Cronaca

Capitale italiana della cultura 2025, in Umbria si gioca un derby a tre

Assisi, Orvieto e Spoleto fra le dieci finaliste: una sfida tra molte meraviglie e anche qualche polemica

L'assessora regionale Paola Agabiti

Perugia, 28 marzo 2023 - Capitale italiana della Cultura 2025, l’Umbria sogna e cala il suo tris d’assi: Orvieto, Spoleto e Assisi. Tre delle dieci candidate finaliste arrivano proprio dal Cuore verde d’Italia, terra di grandi risorse culturali, spirituali e ambientali. "Hanno tutte le carte in regola per vincere", commenta il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi dopo la polemica suscitata con un’intervista in cui indicava Orvieto come la sua preferita.

"Chiarisco però – sottolinea a La Nazione – che non ho mai detto che vincerà Orvieto. Ho sostenuto semplicemente che fra le tre candidate umbre, tutte forti, mi piacerebbe vincesse Orvieto, perché Assisi e Spoleto hanno già altro, una è una conclamata capitale religiosa, l’altra ha anche il Festival dei Due Mondi, mentre Orvieto ha tanto da valorizzare e per di più è una città di centrodestra diversamente dalle altre due. Dopo tante Capitali tutte di centrosinistra ne vedrei bene una di centrodestra, tutto qui. Questo non vuol dire che voglio condizionare la scelta della giuria , anzi – riflette – chi ha forzato questa interpretazione rischia di bruciare Orvieto, inducendo magari la commissione esaminatrice a scegliere altro per evitare che si pensi ad un condizionamento". L’Umbria del resto finora non ha mai vinto e anche per questo sulla ’prima volta’ ripongono le proprie speranze le tre ’cugine’ antagoniste. Ognuna con il proprio progetto, ognuna con la convinzione di avere le carte in regola per diventare Capitale italiana della cultura.

"Assisi. Creature e creatori" è il titolo del dossier illustrato ieri alla commissione, tra gli altri, dalla sindaca Stefania Proietti. "Otto temi chiave ispirati al Cantico delle Creature che propongono Assisi come laboratorio di ’possibili futuri’ in un momento di crisi planetaria". "Il tema della nostra proposta è la sostenibilità – spiega il sindaco di Spoleto Andrea Sisti – Il nostro progetto affonda le radici nella storia partendo da quella Lex Spoletina una delle più importanti ed antiche testimonianze sulle norme che regolano la tutela del bosco sacro nel mondo romano. La vita è energia, senza energia non si può vivere".

"Perché dovrebbero sceglierci? Perché – conclude Sisti – non c’è tema più attuale di quello dell’energia". Il progetto orvietano ’Meta Meraviglia. La cultura che sconfina’ punta verso il futuro insieme ai giovani. "Orvieto – dice la sindaca Roberta Tardani che preferisce non commentare il caso Sgarbi – è stata da sempre un crocevia di storie e culture diverse. Il progetto declina e rafforza questo concetto. Vogliamo andare oltre le meraviglie che il passato ci ha regalato, coinvolgendo i giovani con i linguaggi contemporanei e dell’innovazione tecnologica".

Venerdì ci sarà la proclamazione della città vincitrice. L’assessore regionale alla cultura Paola Agabiti spera: "C’è grandissima soddisfazione per la presenza di ben tre nostre città tra le finaliste. La Regione ha sostenuto tutti i progetti che si caratterizzano per idee originali e contenuti di alto livello. Dalla tradizione valoriale propria del messaggio francescano, per Assisi, all’innovazione digitale e dei nuovi linguaggi artistico-culturali, su cui ha puntato Orvieto, fino alla sostenibilità ambientale e alla transizione energetica di Spoleto. È una sfida che ci proietta ancora una volta tra le regioni più virtuose e attrattive nel campo della cultura".