Illeciti amministrativi per quasi un milione di euro riscontrati nei 1.638 casi portati alla luce (-8%), 745 reati (+41%), di cui 438 verso presunti responsabili noti (+33%), 497 (+38%) persone denunciate, due arrestate. Sono alcuni dei numeri del bilancio dell’attività svolta dai carabinieri forestali dell’Umbria nel 2024 che è stato reso noto ieri mattina in un incontro al comando regionale della specialità dell’Arma. Tra gli interventi, l’arresto da parte dei militari del nucleo di Scheggia e Pascelupo di un uomo che, in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di alcool, ha procurato ha aggredito e ferito un vicino di casa, dopo essere entrato abusivamente nella sua proprietà. E l’intervento, anche in questo caso con un arresto, nell’ambito del constato alla coltivazione illegale e spaccio di sostanze stupefacenti, eseguito dai carabinieri di Terni, Allerona, San Venanzo e Stroncone con il contestuale sequestro di 14 chili di hashish.
Nel 2024 sono stati registrati 41 incendi boschivi (-30% rispetto al 2023, quando ce ne erano stati 58). La superficie complessiva percorsa dal fuoco è di circa 286 ettari (di cui circa 112 ettari di superficie boscata), con un aumento rispetto ai 65 ettari (+340%) del 2023, ma in forte diminuzione rispetto agli oltre 1.350 ettari (-370%) bruciati nel 2022. Denunciate 9 persone per incendio boschivo colposo (13 persone nel 2023). Tra questi i presunti responsabili dell’incendio in località Poreta, a Spoleto, nel quale andare persi 110 ettari di cui 65 ettari di superficie boscata, una estensione che, sottolinea il comando regionale dei carabinieri forestali, corrisponde a quasi la metà di quella di tutta la regione. Gli eventi dolosi sono 2: uno a Monte Santa Maria Tiberina e 1 a Terni dove è stato denunciato un uomo già indagato e condannato a 3 anni.
Per quanto riguarda i reati legati alla gestione dei rifiuti sono 282 quelli rilevati (+78%), di cui verso noti 171 (+108%), con il deferimento di 196 persone (+100%), 80 (-55%) gli illeciti amministrativi (alla luce anche di modifiche di legge) e l’importo delle sanzioni amministrative è stato di 102.712,53 euro (-45%). Le prescrizioni ambientali sono state di 379.500 euro per accertate violazioni al testo unico Ambiente. Nello specifico, i controlli che interessano il settore rifiuti vanno dall’accertamento dei regolari processi di trattamento dei materiali di scarto alla bonifica della aree inquinate, passando ovviamente per gli accertamenti sulle discariche autorizzate. Nel corso del 2024, le attività svolte a tutela del territorio e del patrimonio agroforestale hanno portato a 644 (-15%) verbali amministrativi per 248.759 euro (+107%).
Edilizia. Nonostante un calo di controlli 870 (- 45%) restano sostanzialmente invariati i reati 48 (47 nel 2023) e le persone deferite 66 (n. 60 nel 2023). Nel settore tutela del territorio, gli illeciti hanno riguardato maggiormente il settore dell’edilizia, le movimentazioni di terreno e la difformità dai titoli autorizzativi previsti in aree boscate e vincolate. Sono stati accertati illeciti in merito alla costruzione di manufatti edilizi, in aree boscata senza autorizzazione e realizzazione di opere consistenti in abitazione civile in difformità al permesso di costruire ottenute per la costruzioni di annessi agricoli diversi per tipologia e utilizzo.