REDAZIONE UMBRIA

Carcere di Capanne, svolta vicina. Nuovo padiglione: l’iter procede. Ultimo passo prima del cantiere

Convocata la Conferenza-servizi. Il progetto da 10,5 milioni prevede la realizzazione di un’altra "ala" . Previsto l’abbassamento di un piano: dai cinque attuali si scenderà a quattro. Le altre novità . .

Carcere di Capanne, svolta vicina. Nuovo padiglione: l’iter procede. Ultimo passo prima del cantiere

La Polizia penitenziaria davanti al carcere perugino di Capanne

C’è un piccolo ma importante passo avanti per la realizzazione di un nuovo padiglione nel carcere di Capanne. Operazione molto attesa viste le condizioni di sovraffollamento del penitenziario perugino. E’ stata infatti indetta la Conferenza dei Servizi che dovrà decidere sul progetto definitivo in regime di appalto integrato, in maniera tale che una volta ottenuto il via libera si possa rapidamente aprire il cantiere. Nella sostanza il progetto prevede la realizzazione di un nuovo padiglione per un importo di 10,5 milioni di euro. Rispetto al progetto originario ci sono alcune variazioni. La principale, dopo le prescrizioni di natura paesaggistica, riguarda la riduzione dell’altezza totale del fabbricato. E’ prevista poi l’estensione delle corti esterne e conseguente ridestinazione dello spazio contenuto all’interno di una di queste ad un campo sportivo polivalente nonché variazioni di alcune tipologie di infissi interni. Inoltre verrà effettuata la sostituzione delle tamponature tradizionali e facciata ventilata con una porzione in pannelli prefabbricati ed una in tamponatura tradizionale con isolamento a cappotto nonché sostituzione dei solai.

Quanto al superamento dell’altezza massima consentita dal Piano regolatore generale, il progetto trasmesso in sede di appalto integrato presenta una configurazione spaziale analoga al grado progettuale precedente; tuttavia, è previsto lo spostamento al piano terra dei locali meditativi che si trovano attualmente al quinto piano con la conseguente eliminazione del piano stesso e l’abbassamento dell’altezza dell’edificio al di sotto del limite consentito. Su questo il Dipartimento per le Opere Pubbliche e le politiche abitative Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per la Toscana, le Marche e l’Umbria, ha rappresentato che non sussistono motivi ostativi allo spostamento dell’area e lo stesso Dipartimento ritiene che "sotto tale punto di vista, il progetto sia conforme allo strumento urbanistico vigente". Gli enti e i soggetti convocati per la Conferenza dei Servizi dovranno esprimersi sul progetto, con il responso che dovrebbe arrivare a fine mese.