
L'interno del carcere di Orvieto (Pianeta Foto)
Orvieto (Terni), 12 aprile 2025 – La polizia penitenziaria del carcere di Orvieto, con il supporto del nucleo cinofili, ha condotto all'alba di oggi un'operazione straordinaria che ha portato al sequestro di tre telefoni cellulari, utilizzati da un detenuto italiano e uno magrebino, e di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti nascoste da un noto spacciatore della provincia di Viterbo. Gli stupefacenti sono attualmente sottoposti a esami di laboratorio per accertarne la natura e la quantità esatta.
A darne notizia è il Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), che attraverso il segretario dell'Umbria, Fabrizio Bonino, esprime «piena soddisfazione per l'operato degli agenti, che nonostante le criticità strutturali - carenza di personale, negazione delle ferie e condizioni lavorative difficili garantite da carcere di Orvieto - continuano a garantire ordine e sicurezza con abnegazione e senso dello Stato». Il Sappe «auspica provvedimenti disciplinari esemplari nei confronti dei detenuti coinvolti e chiede alla direzione del carcere di attivarsi senza ulteriore indugio per il trasferimento immediato dei soggetti responsabili e dei loro eventuali complici; e l'adozione di misure rigorose per prevenire il ripetersi di tali episodi, che minano la sicurezza dell'istituto e mettono a rischio la vita degli altri detenuti». Il Sappe ribadisce - in una sua nota - «la necessità di un intervento deciso delle autorità competenti per garantire condizioni di lavoro dignitose e una gestione carceraria più efficace». Anche Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria, sollecita «urgenti e rapidi interventi a favore del personale in servizio nella casa circondariale di Orvieto», ricordando che «nel triennio 2022/2024 sono stati sequestrati dalla polizia penitenziaria, nelle carceri italiane, circa 5.000 telefonini».