Dopo il sopralluogo al carcere di Capanne, la richiesta che il ministero di grazie e giustizia e il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria valutino la possibilità di cambiare i vertici della casa circondariale di Perugia "in quanto solo attraverso una gestione più attenta e responsabile si potranno garantire condizioni di lavoro dignitose al personale e un’effettiva sicurezza all’interno della struttura". A renderlo noto è il segretario generale del Sappe, Donato Capece, che martedì è stato nella struttura perugina. Esprime "delusione per le condizioni in cui sono costretti a operare" gli agenti. Ed accusa: "In diversi settori dell’istituto, e in particolare nella terza sezione, abbiamo riscontrato importanti infiltrazioni di acqua piovana dai soffitti. Le mura di molte sezioni risultano sporche e in alcune zone sono ancora presenti residui di escrementi umani, lanciati dai detenuti nel tentativo di colpire il personale. Ristretti che, per altro, si trovano ancora all’interno della struttura, senza che siano stati presi provvedimenti per il loro trasferimento". Ulteriore criticità "riguarda i cancelli automatici, che risultano non funzionanti da diverso tempo". Secondo il segretario "l’immagine che ne deriva è quella di un carcere abbandonato a sé stesso, privo della necessaria manutenzione e con un’organizzazione interna che non garantisce né la sicurezza né condizioni di lavoro dignitose. Le relazioni sindacali, già ridotte ai minimi termini, hanno subito oggi un’ulteriore conferma della loro totale assenza, dimostrando come i vertici attuali non abbiano alcuna volontà di confrontarsi con chi rappresenta il personale". Da qui la richiesta ai vertici ministeriali e dipartimentali di avvicendare direttore e comandate del carcere di Perugia. Critica anche la situazione dell’Ufficio distrettuale di esecuzione penale esterna di Perugia: mancata applicazione delle disposizioni recentemente stabilite in merito all’obbligo per il personale del Corpo di indossare l’uniforme in servizio e paradossi organizzativi, con l’invio in missione, per due giorni alla settima, di due agenti dell’Ufficio a quello di Terni, una scelta "antieconomica" che, dice ancora Capece, non può essere sottovalutata.
Cronaca"Carcere, via i vertici di Capanne" . Appello al ministero della giustizia