REDAZIONE UMBRIA

Carceri, il vertice torna a Perugia. Provveditorato Umbria-Marche: il decreto nella Gazzetta ufficiale

Gli uffici, così rinnovati, potrebbero essere operativi a partire da marzo. Il cambiamento auspicato in più occasioni dai sindacati che ora attendono i dettagli organizzativi.

Il carcere di Capanne

Il carcere di Capanne

Con la pubblicazione in Gazzetta, diventa ufficiale il ritorno del Provveditorato per l’amministrazione penitenziaria a Perugia. Annunciato già a fine estate e poi concretizzatosi nel decreto legge firmato dal ministro della Giustizia, Nordio, il 30 ottobre, il provvedimento diventa ora legge dello Stato. L’ufficio avrà competenza sull’Umbria e sulle Marche. Secondo quanto si apprende, il Provveditorato potrebbe essere operativo a marzo, ma si tratta di previsioni che i fatti dovranno concretizzare. Gli uffici, nella casa circondariale di Capanne, non sono stati dismessi dopo il passaggio della competenza sull’Umbria al provveditorato con sede a Firenze. Aspettano solo di tornare ad essere funzionanti.

Attesi, anche dai sindacati, i decreti attuativi della legge in particolare per quello che attiene l’organizzazione dell’amministrazione. La necessità di "liberare" l’Umbria dalla competenza toscana è stata lungamente al centro della battaglia combattuta dai sindacati di polizia penitenziaria, che evidenziavano come le strutture detentive umbre fossero state penalizzate in maniera quasi sistematica da una gestione non ottimale.

Un esempio su tutti, la distribuzione dei detenuti pericolosi e psichiatrici, trasferiti in gran numero proprio nelle case circondariali umbre a vantaggio di quelle toscane. Soddisfazione per l’ufficializzazione della riorganizzazione è stata espressa anche dal procuratore generale Sergio Sottani che proprio pochi giorni fa sulla situazioni delle carceri aveva convocato un secondo vertice con tutte le parti interessate.