Assisi abbraccia Carlo Acutis. “Sarà santo, resta un amico”. L’emozione di Antonella Clerici

Concluse le celebrazioni in memoria del Beato. Il vescovo Sorrentino: “Un segno del cielo”. La conduttrice tv: “Devota a lui, mi ha aiutata quando stavo male. Ha globalizzato la fede”

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La mostra ideata da Carlo Acutis

Assisi, 15 ottobre 2024 – Le celebrazioni per la memoria liturgica del Beato Carlo Acutis, ricordato il 12 ottobre, fanno da ponte già a quanto accadrà nei prossimi mesi e il prossimo anno quando ci sarà la canonizzazione. Con speranze, segni e la testimonianza di Antonella Clerici. “La Provvidenza – ha detto il vescovo Domenico Sorrentino - ha voluto che la proclamazione della sua santità – la ‘canonizzazione’ – avvenisse nell’anno del Giubileo che tra qualche mese comincerà. Sarà l’anno in cui dovremo recuperare, stando al tema indicato dal Papa, la speranza fondata su Gesù. Carlo è ancora beato. Ma ormai il segno dal cielo è arrivato, perché egli possa essere dichiarato Santo. Carlo sarà dunque presto ‘san’ Carlo. Ma questo titolo non lo sbalzerà a un’altezza irraggiungibile. Al contrario, continueremo a sentirlo, proprio come si sente un amico, semplicemente, Carlo”.

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Tra le iniziative, è stata inaugurata la mostra dei miracoli eucaristici, ideata e realizzata dal giovane Carlo Acutis, visitabile tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 18. “Mi spiace non poter essere con voi, ma sono presente con il cuore – ha detto in un video, Antonella Clerici, la conduttrice televisiva molto devota di Carlo Acutis – Sono assolutamente lì non solo perché voglio bene a Carlo Acutis: perché credo nella sua fede e credo anche dell’importanza di un giovane come lui che ha usato la tecnologia, ha usato internet, per primo, per far conoscere la fede e, come dire, globalizzarla il più possibile. E poi perché Carlo era una persona speciale che mi è stata in più occasioni della mia vita molto vicino, non da ultimo un problema di salute che ho avuto e ho sentito davvero forte la sua presenza. Per questo sono venuta questa estate al Santuario della Spogliazione: glielo avevo promesso”.

Maurizio Baglioni