SILVIA ANGELICI
Cronaca

Caro benzina: in Umbria 43 distributori fuorilegge. Scattano le sanzioni

Vasta operazione delle Fiamme Gialle negli ultimi dodici mesi. Solo a Perugia 262 controlli. Nella maggior parte dei casi le infrazioni riguardano la mancata esposizione e pubblicazione dei prezzi

Terni, 11 febbraio 2025 - In Umbria caccia ai distributori fuori legge. Negli ultimi dodici mesi vasta operazione di controllo delle Fiamme Gialle e del nucleo Antitrust nel settore dei carburanti, anche in considerazione del significativo aumento dei prezzi del combustibile registrato negli ultimi tempi. In particolare i Comandi territoriali del Comando provinciale di Perugia hanno effettuato 262 controlli nei confronti di altrettanti distributori, con l'obiettivo di verificare il rispetto delle normative riguardanti la comunicazione dei prezzi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la pubblicità dei prezzi e l’esposizione corretta delle tariffe medie.

gdf
I controlli della Guardia di Finanza

Il bilancio: nel corso dell'ultimo anno, 34 distributori, pari al 13% del totale controllato, non rispettavano le normative, con conseguente applicazione di sanzioni pecuniarie. Le violazioni riscontrate, in vari comuni della provincia come Perugia, Città di Castello, Umbertide, Foligno, Valtopina, Cannara, Montefalco, Spoleto, Norcia, Magione, Passignano sul Trasimeno, Corciano, Gubbio, Todi e Collazzone, riguardano principalmente la mancata esposizione e pubblicazione dei prezzi praticati e la mancata indicazione, sugli appositi cartelloni separati, dei prezzi delle altre tipologie di carburanti speciali.

Anche i Reparti territoriali del Comando provinciale di Terni hanno sviluppato una mirata analisi di rischio basata sugli input informativi derivanti sia dalla componente speciale del Corpo che dalle attività svolte dalle pattuglie impiegate quotidianamente nel controllo economico del territorio, che ha consentito di selezionare una platea di soggetti d’interesse.

Nel complesso, sono stati effettuati 26 controlli, all’esito dei quali 9 titolari d’impresa, pari al 34% del totale ispezionato, operanti nei vari comuni di Terni, Arrone, Ficulle, Montecastrilli e Narni, sono risultati non in regola ed in particolare 5 per la mancata comunicazione dei prezzi al MIMIT ed i restanti per l’omessa esposizione delle tariffe praticate. Non sono emerse, invece, irregolarità nelle quantità di carburante effettivamente erogate.