REDAZIONE UMBRIA

Cartelli Ztl nascosti, prende ventidue multe

Automobilista presenta ricorso al giudice di pace: sanzioni in 14 giorni per 2.200 euro. "Segnaletica inadeguata e coperta da alberi"

Il messaggio che Comune e commercianti stanno facendo passare ormai da mesi è che la Zona a traffico limitato del centro storico è aperta. Lo raccontano gli orari sempre più larghi di accesso senza permesso e una campagna di comunicazione che nelle ultime settimane è persino sfociata in grandi manifesti 6x3 con tanto di slogan sulla Ztl aperta fino a piazza Italia. Chissà se tutto ciò non abbia confuso la povera automobilista di 54 anni che tra gennaio e febbraio è stata multata per ben 22 volte poiché è entrata nella mini-ztl di via Bonazzi senza che fosse dotata di permesso.

Una sequenza di sanzioni ripetute nel tempo per oltre 2.200 euro complessive che le sono state notificate tra fine di maggio e la metà di questo mese e per le quali ha deciso di appellarsi al giudice di pace per farsele annullare. Nel ricorso il suo avvocato (Matteo Marinacci) spiega che "il conducente ha attraversato in assoluta buona fede il varco di via Bonazzi ritenendo che la zona non fosse soggetta a limitazioni. Detta convinzione deriva dal fatto di non essersi avveduto della segnaletica stradale e dalla recente istituzione della zona ztl. Non a caso – spiega – al 15 giugno il sito del Comune di Perugia qualifica via Bonazzi come “Nuovo varco Ztl” insieme a via Fanti, via Parione e via Baglioni". Ma c’è di più: Marinacci ha prodotto alcune fotografie che mostrano come "il cartello recante il divieto di svolta a sinistra con l’indicazione della “zona a traffico limitato” posto lungo viale Indipendenza sia completamente nascosto tra gli alberi e assolutamente invisibile agli occhi dell’automobilista. Un secondo cartello – aggiunge – è posto direttamente in prossimità del varco ed è posizionato sul lato destro dell’ingresso. Questo è addirittura coperto da altra segnaletica recante le indicazione degli hotel ed è posto oltre la svolta – aggiunge –, nel senso che l’automobilista entra nell’area vietata prima di aver superato il segnale. Inoltre mentre i segnali turistici sono montati sul palo ad angolo, così da essere a favore di strada per chi svolta a sinistra, quello recante la zona Ztl è montato oltre l’arco e addirittura parallelo al muro sicchè – precisa il legale –chi sale da viale Indipendenza e svolta a sinistra, entra in via Bonazzi prima ancora di aver potuto vedere il cartello". Insomma, sul fatto che abbia varcato la Ztl in orari non consentiti non ci sono dubbi, ma l’automobilista "è esente da responsabilità poichè la segnaletica recante il divieto appare di difficile, se non impossibile, percezione".

Michele Nucci