"Chiedo perdono con l’umiltà di un padre ferito, profondamente scosso per quanto è avvenuto e per non essere riusciti, pur con tanta buona volontà, a impedirlo". È un passaggio del discorso con cui ieri durante la messa domenicale il vescovo di Ascoli Piceno Giovanni D’Ercole ha chiesto perdono "a Dio e alla comunità parrocchiale, gravemente offesa e ingiustamente ferita dalla condotta di un sacerdote accolto con amore". Il riferimento è a padre Alberto Bastoni, allontanato dalla diocesi di Ascoli Piceno dove era in prova, perché in possesso di alcuni grammi di cocaina per uso personale e indagato per possesso di materiale pedopornografico. Don Bastoni, riabilitato dalla Chiesa dopo uno scandalo a Todi nel 2012 e accolto in prova ad Ascoli ora – dopo questa nuova “ricaduta” – è ospite a Villa Sacro Cuore, a Città di Castello.
"L’animo umano, anche quello di un prete, resta sempre un abisso misterioso – ha detto D’Ercole –. Sono vicino ai sacerdoti, ai catechisti, ai collaboratori, ai genitori dei ragazzi e bambini, a tutti i fedeli: voglio assicurare a tutti la mia vicinanza"
"Questa richiesta di perdono – ha concluso il vescovo – è al tempo stesso domanda di verità e di trasparenza, per cui, mentre esprime totale fiducia agli inquirenti, la Diocesi manifesta tutta la sua disponibilità e volontà di collaborare affinché sia fatta piena luce sull’accaduto"