CRISTINA CRISCI
Cronaca

Caso-Sogepu, chiuse le indagini. Goracci e Granieri verso il processo

Dall’inchiesta per corruzione due nuovi filoni senza ipotesi di reato. Uno coinvolgerebbe alcuni magistrati

Cristian Goracci, ex amministratore unico di Sogepu

Cristian Goracci, ex amministratore unico di Sogepu

La procura della Repubblica di Perugia chiude le indagini attorno al caso Sogepu-Sogeco e ora si va verso il rinvio a giudizio di Cristian Goracci ex amministratore unico di Sogepu (società pubblica) e Antonio Granieri ex amministratore di Ece (già Ecocave) chiamati a rispondere di corruzione ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. L’inchiesta è quella che ipotizza la corruzione nell’appalto da 315 milioni di euro per la gestione del servizio rifiuti nei 14 comuni dell’Alta Umbria, poi vinta da Sogeco (formata dalle due società). I due indagati erano finiti agli arresti domiciliari a ottobre, misura poi revocata; entrambi attualmente sono in stato di libertà, ma con alcune restrizioni per quanto riguarda gli incarichi nelle società finite al centro dell’inchiesta. Ora però emerge che nell’ambito di questa indagine si sono sviluppati altri filoni che coinvolgono anche forze dell’ordine e magistrati. Dall’estate del 2023 la Procura ha aperto due fascicoli, senza ipotesi di reato: il primo, già archiviato, si focalizzava sul rapporto tra Goracci e un sottufficiale della guardia di finanza tra i quali sarebbero intercorsi alcuni messaggi via Whatsapp intercettati. Il secondo filone invece indaga i rapporti tra l’ex amministratore di Sogepu e alcuni magistrati assegnati a Perugia, in special modo uno col quale c’erano amici in comune e frequentazioni, momenti conviviali e qualche regalo.

Questo filone (senza alcuna ipotesi di reato) è ancora aperto ed è stato trasferito per competenza alla procura della repubblica di Firenze. L’inchiesta principale, per corruzione ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, (coordinata dal procuratore della Repubblica di Perugia Raffaele Cantone con il sostituto Paolo Abbritti) ipotizza un giro di tangenti tra l’ex amministratore unico di Sogepu Goracci e quello di Ece Granieri per l’aggiudicazione dell’appalto sui rifiuti da 315 milioni di euro assegnato poi a Sogeco, (formata da Ece socio maggioritario col 51% per cento e Sogepu al 49) si focalizza nel periodo temporale compreso tra il 2015 e il 2022. In base a quanto emerso dalle indagini per favorire la partecipazione dell’azienda Ece, Goracci avrebbe ricevuto una tangente da 750 mila euro da Granieri, giustificandola con l’emissione di fatture per consulenze che di fatto non erano mai state rese. Un altro filone della stessa inchiesta era quello per la fornitura di cestini stradali vinta da un’azienda di Montone il cui titolare ha patteggiato. Goracci in questo ambito deve rispondere di "induzione indebita a dare o promettere utilità".