"Siamo noi a pagare il prezzo più alto di questa vicenda": così i lavoratori di Sogepu hanno preso la parola, per la prima volta da quando è scoppiato il “caso“ collegato all’inchiesta della Procura. Lo hanno fatto nel corso del Consiglio comunale monotematico e aperto che si è svolto in un’aula consiliare gremita. Una folta delegazione di lavoratori, sindaci dei comuni soci di Sogepu ed ex amministratori tra i quali lo stesso Cristian Goracci, per quasi 3 ore di dibattito. Interventi da 5 minuti ciascuno con tante voci che hanno “indagato“ ogni aspetto della vicenda con un focus sugli anni passati, al tempo della gara per l’appalto della gestione dei rifiuti quando venne creata la società di scopo Sogeco (formata da Sogepu al 49% e da Ece al 51%) cui è stato affidato il servizio di raccolta differenziata nei 14 comuni dell’Alta Umbria per 15 anni. Tra le tante voci che hanno ripercorso la vicenda, quella inedita dei lavoratori di Sogepu che hanno evidenziato le criticità dell’attuale situazione. Forte preoccupazione è stata manifestata col rischio che siano proprio i dipendenti a pagare il prezzo più alto: "Mezzi obsoleti, turni pesanti, mancanza di personale e la sensazione che l’assegnazione di questa gara non migliori né servizi né qualità del lavoro. Persistono ancora sacche di precarietà", ha detto nell’intervento durante il consiglio comunale il portavoce dei dipendenti leggendo un documento condiviso coi sindacati di Cgil Cisl e Uil. In relazione al proseguo dell’appalto -sul quali chiedevano lumi alcuni esponenti dell’opposizione consiliare- l’attuale presidente del Cda di Sogepu Vittorio Betti ha invece garantito la sua blindatura: "Non si intravedono in modo concreto rischi di sorta: la gara non può essere rimessa in discussione o annullata come chiede la seconda classificata al bando nemmeno alla luce dell’indagine e di eventuali condanne". Una circostanza che garantisce anche il mantenimento dei livelli occupazionali. Il presidente del Consiglio Luciano Bacchetta e sindaco al tempo della gara, ha invece chiarito le scelte di natura politica che hanno guidato la creazione della società di scopo Sogeco: "Operazioni – ha ricordato – che hanno consentito la stabilizzazione di molti lavoratori". A difendere la legittimità delle scelte politiche anche il sindaco Luca Secondi e la maggioranza. Chiedono un’assunzione di responsabilità pubblica invece i consiglieri della minoranza hanno parlato "di decisioni politiche che hanno determinato le difficoltà gestionali attuali di Sogepu".