CLAUDIO LATTANZI
Cronaca

Cassa di risparmio, cresce l’utile. E’ il miglior risultato dal 2009

L’Istituto appena ceduto a Banca del Fucino registra un ottimo bilancio 2024. Al territorio 261 milioni

Sportello bancario

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Un “gioiellino“ appena risanato che produce undici milioni di utili all’anno e che rastrella sul mercato una raccolta di risparmi pari a 1719 milioni di euro. E’ il pedigree che vanta la Cassa di risparmio di Orvieto a fine 2024, poche settimane prima di passare nuovamente di mano e finire sotto il controllo della Banca del Fucino, che ne ha acquistato le quote di maggioranza dal Mediocredito Centrale per 90 milioni e mezzo di euro. Mentre la politica orvietana ha messo in moto il solito balletto di accuse reciproche e recriminazioni sulla cessione della Cassa, il bilancio di fine anno consegna il ritratto di un Istituto che si è ormai lasciato definitivamente alle spalle il travagliatissimo e disastroso decennio durante il quale ad avere il controllo era stata la Popola di Bari. La cura impressa nel corso degli ultimi due anni dalla banca pubblica Mediocredito Centrale, controllata da Invitalia, ha indubbiamente risanato i bilanci disastrati della banca locale anche se i rapporti con il socio di minoranza, la Fondazione Cro, si erano pesantemente logorati e la stessa Fondazione è nel frattempo scesa al 15 % del capitale sociale non avendo partecipato ad un contestato aumento di capitale. Comunque sia, il risultato della gestione operativa mostra un utile netto pari a 11 milioni di euro rispetto ai 7,81 milioni di euro al 31 dicembre 2023. Il miglior risultato dal 2009. In corso di cessione ci soni i crediti deteriorati per 37,9 milioni, in anticipo rispetto agli obiettivi annuali del piano industriale. Infine, Cro prosegue il suo processo di implementazione della gamma prodotti nei comparti di mutui e finanziamenti come Mutuo Green e il finanziamento per Imprese Femminili “Futura“. E’ cresciuto del 17,5% il margine di interesse, pari a 42,07 milioni di euro al 31 dicembre 2024 rispetto a 35,82 milioni di euro al 31 dicembre 2023 e del 2,6% le commissioni nette pari a 18,46 milioni di euro in confronto ai 17,99 milioni di euro al 31 dicembre 2023. Si è anche registrato un aumento del 10,8% per quanto riguarda il margine di intermediazione pari a 61,68 milioni di euro rispetto ai 55,66 milioni di euro al 31 dicembre 2023.e continua il sostegno al territorio con 261 milioni di euro di finanziamenti a famiglie e imprese erogati nel 2024.

Cla.Lat.