CITTÀ DI CASTELLO – Ripercorrere la favolosa avventura educativa delle scuole di Alice alla Montesca e Rovigliano, apprezzando gli oggetti esposti tra diari di scuola, registri, materiali didattici, disegni e fotografie. È stata inaugurata ieri mattina nella Manica Lunga della Pinacoteca la mostra "Alice a Bruxelles, le scuole rurali della Montesca e di Rovigliano all’Esposizione Universale del 1910. Dalle origini a Maria Montessori" organizzata dalla Fondazione Hallgarten-Franchetti in collaborazione con il comitato per le celebrazioni dei 150 anni dalla nascita della Baronessa. L’esposizione nasce da uno studio, promosso dalla Fondazione e cofinanziato dal "Social Sciences and Humanities Research Council of Canada", che ha consentito la ricostruzione filologica dello stand espositivo che i Franchetti presentarono a Bruxelles nell’ambito dell’Esposizione Universale. Documenti originali dell’epoca provenienti dall’archivio di Villa Montesca e Tela Umbra e da altri di tutto il mondo per riproporre ciò che i visitatori poterono osservare a Bruxelles un secolo fa. Gli atti, le fotografie e alcuni materiali che sono andati persi nel corso degli anni, sono stati ricostruiti in maniera assolutamente fedele all’originale. Lo studio è stato coordinato da Cristina Caracchini della Western University dell’Ontario (Canada), che ha rintracciato tantissimi materiali non presenti nell’archivio della Montesca, in collaborazione con Giacomo Pirazzoli del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze che ha curato la ricostruzione dello stand sulla base di tecniche fotogrammetriche. La mostra aprirà al pubblico oggi alle ore 10, visite gratuite il giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18,30. Sarà aperta fino al 23 giugno.
CronacaC’è ’Alice a Bruxelles’. Le scuole di inizio ’900