ALBERTO CECCONI
Cronaca

C’è la ’Festa del Maggio’. I riti di San Pellegrino

Gualdo Tadino: mercoledì 30 la cerimonia dei pioppi

Gualdo Tadino: mercoledì 30 la cerimonia dei pioppi

Gualdo Tadino: mercoledì 30 la cerimonia dei pioppi

GUALDO TADINO – San Pellegrino prepara la tradizionale festa del Maggio, in programma per mercoledì 30 aprile. E’ una delle più antiche manifestazioni di fede religiosa e di cultura popolare a livello europeo. Celebra un fatto accaduto sul far della sera del 30 aprile dell’anno 1004, come attestato dalla tradizione orale e dagli affreschi della chiesa parrocchiale. Arrivarono a Castro Contranense un vecchio pellegrino ed un ragazzo: erano diretti a Roma, chiesero ospitalità nel castello, non furono accolti; si rifugiarono sotto un ponte per passare la notte; un forte temporale causò la piena che travolse i due uomini. L’indomani mattina gli abitanti della zona trovarono i cadaveri e notarono che il bastone del vecchio romeo, liso e consunto dall’uso, era germogliato in cima: gridarono al miracolo, decisero di portare i corpi nell’abitato del paese, li seppellirono nella cripta della chiesa; e mutarono il nome del paese, che da allora si chiama San Pellegrino. Da allora, ogni anno, si rievoca l’accaduto: i Maggiaioli, una cinquantina di uomini e ragazzi, vestiti con costumi d’epoca, dopo la messa delle 17, con la benedizione del celebrante, partono in direzione della campagna, dove abbattono due pioppi, li caricano su uno "sterzetto" e verso le 22,30 raggiungono il centro del paese, spingendo il pesante carro sulla piazza; dopo il ristoro, scortecciano i due pioppi, li congiungono lasciando la punta verde a quello più piccolo, ed alzano il gigantesco pioppo al centro dell’abitato. Resterà lì per tutto maggio.

Alberto Cecconi